Lombardia, convegno sull'istruzione secondaria: la FLC CGIL declina l'invito per protesta

Corrado Ezio Barachetti guida la FLC CGIL Lombardia e insieme ai segretari delle altre organizzazioni sindacali è stato invitato al Convegno "Prospettive della riforma dell'istruzione secondaria - Istruzione e benessere economico-sociale dall'Europa alla Lombardia". L'iniziativa, in programma per il 4 e 5 maggio a Milano è stata organizzata dall'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.

"Non sarò presente - scrive Barachetti nella lettera di risposta all'invito - in segno di protesta verso le scelte ribadite dal Governo nei confronti dei settori della conoscenza e operate in materia di rinnovi contrattuali dell'intero Comparto".

Le ragioni di tale decisione sono presto dette: "Il tema al centro del convegno, per quanto ho avuto modo di leggere dal programma allegato, è di una tale delicatezza che non può essere trattato parlando di riforme "in moto", del ruolo della scuola per lo sviluppo del Paese, di rilancio di alcuni settori, di successo scolastico da coltivare, di sviluppo del capitale umano e di nuove tecnologie senza avere presente che in Lombardia le istituzioni scolastiche soffrono un credito nei confronti dello Stato di circa 150 milioni di euro, che il Governo ha legiferato tagliando per ben 8,5 miliardi euro i fondi per l'istruzione in Italia, che i processi di "riforma" si basano sostanzialmente sul tema della riduzione del tempo scuola, che lo stesso Governo ha programmato un taglio complessivo di posti di lavoro per l'a.s. 2010/2011 pari a 41.200 unità e ancora che non sono previste le risorse per il rinnovo dei contratti".

Su queste stessi temi, tutta la FLC CGIL sta conducendo da mesi una serrata campagna di mobilitazione: non intendiamo rinunciare alla difesa e alla valorizzazione di quell'enorme patrimonio che istruzione, formazione e ricerca rappresentano per il nostro Paese.

"La scuola di tutti - scrive Barachetti - merita di più, a partire dal rispetto di norme costituzionali che la tutelano quali l'autonomia scolastica, la libertà d'insegnamento, ricerca e innovazione, un'offerta formativa di qualità per tutti e per ciascuno".

È per questo che Barachetti, pur ringraziano per l'invito rivolto alla nostra organizzazione, conclude la sua lettera affermando: "Credo che sia profondamente sbagliato celebrare a sfavore dell'istruzione pubblica".

Roma, 30 aprile 2010