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Proseguono le iniziative di mobilitazione sui recenti provvedimenti del Ministro Gelmini sulla scuola

DL 137/08, ferma presa di posizione del Coordinamento Unitario dei Dirigenti Scolastici dell'Emilia Romagna

26/09/2008
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CISL Scuola

Il Coordinamento Unitario dei Dirigenti Scolastici dell’Emilia Romagna esprime la propria forte contrarietà alle disposizioni urgenti contenute nel D.L. n.137.

In primo luogo si rileva che un simile provvedimento, che viene a modificare strutturalmente l’intero ordinamento della scuola italiana, avrebbe dovuto seguire un normale iter parlamentare attraverso un disegno di legge e non con un Decreto Legge stilato in maniera affrettata e superficiale, senza nessun confronto con il mondo della scuola.

L’introduzione dell’art.4 sul “maestro unico” dimostra come la motivazione principale non sia quella di migliorare la qualità della scuola, ma soltanto ed esclusivamente quella ragionieristica di contenimento della spesa pubblica.

E’ quantomeno singolare che si faccia un generico riferimento ad “una più ampia articolazione del tempo scuola” senza dichiarare esplicitamente la salvaguardia del “Tempo Pieno”.

Da un lato si liquida l’importante e significativa esperienza del MODULO come uno spreco di risorse, dall’altro si mina il TEMPO PIENO nella propria struttura fondativa: il superamento del doppio organico.

Come Dirigenti Scolastici dell’Emilia Romagna abbiamo assistito all’arricchimento culturale e professionale portato alle scuole con l’introduzione dell’organizzazione modulare e abbiamo visto nascere e crescere l’esperienza del tempo pieno, con metodologie consolidate che sono state il punto di riferimento per l’intera scuola elementare italiana.

Come Coordinamento Unitario non siamo soltanto preoccupati per gli 87.000 docenti e 44.000 ATA in meno, ma per gli effetti devastanti che il D.L.137 produrrebbe sulla scuola emiliano-romagnola, con l’eliminazione di tutte le compresenze:

  • blocco di ogni attività per piccolo gruppo e di recupero individualizzato per gli alunni in difficoltà di apprendimento

  • blocco delle uscite didattiche e di ogni attività didattica decentrata

  • blocco di tutti i progetti di accoglienza e di alfabetizzazione per gli alunni stranieri

  • blocco di tutte le attività progettuali con il rischio di una esternalizzazione forzata, con pagamento a carico delle famiglie, di ogni attività di progetto

Per tutti i motivi sopraesposti
il Coordinamento Unitario dei Dirigenti dell’Emilia Romagna
aderisce all’iniziativa di protesta
contro la conversione
del D.L.137.