Precariato in Emilia Romagna, FLC CGIL avvia confronto con l'assessore regionale
L'"emergenza precariato" è stato il tema al centro dell'incontro tra il Coordinamento regionale precari FLC CGIL e l'Assessore Patrizio Bianchi (scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro).
A cura del Coordinamento regionale precari FLC CGIL Emilia Romagna
Oggi - lunedì 13 giugno 2011 - alle ore 10, come Coordinamento regionale precari della conoscenza FLC CGIL - rappresentato da Monia Gorgoioli e Francesca Ruocco e FLC CGIL regionale, abbiamo avuto un primo confronto con l'Assessore Patrizio Bianchi (scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro) sul tema dell'emergenza precariato della conoscenza nella nostra Regione. All'interno di un'emergenza generazionale per il lavoro in Emilia-Romagna (il 41% dei disoccupati è sotto i 35 anni e l'80% di chi lavora è precario) esiste una vera e propria emergenza dei precari della conoscenza: non solo la scuola in Emilia-Romagna vede la più alta percentuale di precari sugli addetti dell'intero paese ma analoghe e altissime percentuali di precari si trovano anche nelle università, nei centri di ricerca, nella formazione professionale e nell'Alta Formazione Artistica e Musicale e i tagli sistemici a tutti i settori della conoscenza stanno espellendo alcune migliaia dei nostri giovani migliori dal lavoro.
In particolare, per quanto riguarda la scuola, abbiamo chiesto: una forte "vertenzialità" con il Ministero sia per recuperare l’iniqua penalizzazione della nostra scuola rispetto agli organici docenti e ATA nel rapporto con la popolazione scolastica sia per stabilizzare gli organici con quote aggiuntive di immissioni in ruolo. L'intenzione dell'Assessore è quella di agire, in sede di attuazione del titolo V della Costituzione, sugli indicatori per la ripartizione degli organici a livello nazionale, i quali dovranno tener conto di alcuni elementi caratteristici del nostro sistema scolastico: percentuale di alunni che frequentano gli istituti tecnico-professionali (per i quali servono più docenti rispetto ai licei), tempo pieno e tempo prolungato, alunni per istituzione scolastica, alunni per classe, presenza di alunni stranieri e rapporto alunni/personale ATA. Tali indicatori dovrebbero assicurare all'ER un recupero consistente di organico per rispondere ai bisogni di studenti e famiglie e per aumentare l'occupazione.
Alla nostra richiesta di scelte chiare ed efficaci in merito alle risorse regionali destinate alla scuola dell’infanzia statale e comunale, l'Assessore si è impegnato a confermare il finanziamento per le "nuove sezioni" istituite lo scorso anno e a confermare, con le risorse che saranno disponibili, la priorità alla scuola statale. Inoltre, in merito alla nostra richiesta di assumere docenti dalle graduatorie, l'Assessore si è impegnato a ricercare un accordo con l'Ufficio Scolastico Regionale.
Per quanto riguarda l'Università e la ricerca abbiamo chiesto quali politiche, oltre ai Tecnopoli, la Regione ha intenzione di mettere in campo sull'investimento in ricerca per costruire una vera e propria rete di eccellenze sul nostro territorio ed evitare la dispersione di competenze e professionalità fondamentali e, inoltre, una riforma del sistema regionale di welfare in grado di fornire garanzie e risposte a tutti quei precari che oggi non hanno nemmeno diritto alla disoccupazione.
Sull'Università e la ricerca, l'Assessore si è detto molto disponibile ad avviare un confronto specifico con il Coordinamento precari FLC CGIL sul tema della collocazione e ricollocazione professionale di figure altamente formate, al fine di qualificare il sistema produttivo regionale ed evitare la dispersione delle competenze.
Inoltre, si è detto altresì disponibile a confrontarsi sui temi di una riforma del welfare regionale (ad es. reddito minimo garantito e reddito indiretto, progetti di ricollocazione al lavoro, ecc.), nonché a riportare queste ultime due questioni a tutta la Giunta (essendo temi trasversali ai diversi assessorati).
L'incontro è finito con la promessa di ri-aggiornarsi a brevissimo tempo, su tutte queste questioni per proseguire una fase di ascolto e confronto con il Coordinamento Regionale dei Precari FLC CGIL.
Bologna, 13 giugno 2011
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