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Emilia Romagna, Dirigenti scolastici: non lasciamoci intimidire!

Un sobrio ed equilibrato intervento del Coordinamento unitario dei Dirigenti Scolastici CGIL e CISL dell'Emilia Romagna interviene nel merito della discussione aperta intorno alla nota del Direttore Generale ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali.

25/05/2010
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Pubblichiamo di seguito il documento del Coordinamento Unitario dei Dirigenti Scolastici CGIL e CISL dell’Emilia Romagna che interviene in merito alla nota del Direttore Generale dell’Emilia Romagna ricordando quali siano le funzioni dei dirigenti scolastici delle scuole italiane. Scuole alle quali l’art.117 della Costituzione riconosce un’autonomia funzionale al raggiungimento degli obiettivi assegnati dalle leggi e che debbono prima di tutto adempiere al mandato costituzionale di assicurare l’esercizio di diritti costituzionalmente tutelati.

Se al Ministro non piace quello che si dice sulla situazione in cui versa la scuola italiana faccia prima di tutto ciò che costituisce un suo dovere istituzionale: quello di dare soluzione ai problemi e di far sì che le attività didattiche si possano svolgere serenamente.

Roma, 25 maggio 2010
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I DIRIGENTI SCOLASTICI NON SI LASCIANO INTIMIDIRE

Il Coordinamento Unitario dei Dirigenti Scolastici dell’Emilia Romagna esprime la propria forte preoccupazione per le notizie apprese dalla stampa relative ad una nota di richiamo ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali a vigilare sui Dirigenti Scolastici sulle “posizioni critiche” nei confronti del governo.

Vogliamo soltanto ricordare al Direttore dell’U.S.R. che, così come è previsto dall’art. 25 del D.Lvo n. 165/2001 e nel rispetto delle competenze degli organi collegiali e di quelle attribuite dall’art. 3 del DPR n.275/99 i Dirigenti Scolastici sono tenuti a garantire, nell’espletamento del proprio ruolo, le seguenti funzioni:

  • Assicurare il funzionamento dell’istituzione assegnata secondo criteri di efficienza e efficacia;

  • Promuovere lo sviluppo dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia;

  • Assicurare il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati

  • Promuovere iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo

  • Assicurare il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche

  • Promuovere la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio interagendo con gli EE.LL.

Non pare di ravvisare tra le competenze sopraccitate alcun riferimento a quanto richiesto, ai Dirigenti Scolastici, cioè di “astenersi da dichiarazioni o enunciazioni che in qualche modo possano ledere l’immagine dell’amministrazione pubblica"

I Dirigenti Scolastici, come dipendenti dello stato, così come previsto dalle disposizioni di legge e garantito dal contratto di lavoro, hanno il dovere di informare l’utenza, promuovere l’autonomia didattica e organizzativa negli organi collegiali, collaborare con gli enti locali.

Negli ultimi anni il consistente calo di risorse finanziarie e di personale hanno determinato nella scuola un progressivo impoverimento dell’offerta formativa.

Questo è un dato di realtà che i Dirigenti Scolastici non possono sottacere, e dal momento che devono “assicurare il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati”, rappresentare in tutte le sedi opportune questa realtà costituisce non soltanto un diritto, ma un preciso dovere etico e deontologico.

Pertanto il Coordinamento Unitario invita tutti i Dirigenti Scolastici a non farsi intimidire continuando ad informare, spiegare e raccontare in quali difficile situazione si trovi la scuola italiana.

Questo non significa assumere delle posizioni critiche nei confronti del governo, ma semplicemente esercitare il proprio ruolo di Dirigenti Scolastici così come previsto dalla normativa vigente.

Il Coordinamento Unitario
dei Dirigenti Scolastici