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Università, la rivoluzione dei test: si parte a luglio

Cambiano le date per tentare l'ingresso in una delle facoltà a numero chiuso per legge

16/02/2013
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Agenzia Dire

di Alessandra Migliozzi

ROMA - Rivoluzione ai test di accesso universitari, cambiano le date per tentare l'ingresso in una delle facolta' a numero chiuso per legge: Medicina, Veterinaria, Architettura, Professioni sanitarie. Da quest'anno la corsa al posto (per diventare medici si presentano ogni volta 10 aspiranti per ciascuna posizione) comincia prima. Apre le danze il corso di Medicina in inglese: chi vuole entrare dovra' fare la selezione il 15 aprile prossimo. Poi gli altri concorsi si svolgeranno a luglio.

Il ministero ha appena pubblicato le date: Medicina-Odontoriatria (in italiano) ha il test in programma il 23 luglio, segue Veterinaria il 24, gli architetti hanno il test il 25, il 4 settembre tocca invece alle Professioni sanitarie. Lo scorso anno il tour de force dei test era cominciato ai primi di settembre, come d'abitudine. Ma ormai da qualche anno le facolta' private anticipano i tempi anche per sottrarre matricole alle universita' pubbliche e il ministero ha deciso di voltare pagina ascoltando anche le rimostranze dei presidi degli atenei statali. Tanto che ha gia' pubblicato anche le date del prossimo anno. Che prevedono un ulteriore anticipo: Medicina avra' il test l'8 aprile 2014, Veterinaria il 9 aprile, Architettura il 10 aprile, Professioni sanitarie il 3 settembre.

LA REAZIONE DELL'UDU - Il nuovo calendario dei test di accesso alle facolta' a numero chiuso e' "scandaloso". La pensa cosi' l'Udu, Unione degli universitari. Secondo il coordinatore Michele Orezzi "il ministro Profumo non si smentisce nemmeno da dimissionario. Dopo il tentativo di far passare il decreto sul diritto allo studio, che di fatto annienta i diritti degli studenti meritevoli ma privi di mezzi, in sordina senza il coinvolgimento degli studenti, adesso sferra un altro attacco agli studenti. Stabilire l'inizio delle prove per i test di ammissione a luglio e' un ulteriore ostacolo all'accesso all'universita'. Non solo gli studenti dovranno prepararsi a sostenere un test d'ingresso su materie che possibilmente non hanno mai nemmeno studiato, inoltre avranno pochissimo tempo a disposizione per farlo in quanto saranno impegnati, almeno fino alla prima meta' di luglio, a sostenere gli esami di maturita'. E' un altro palese attacco al diritto allo studio e all'accesso alla formazione per migliaia di studenti. Noi difenderemo i diritti di questi studenti e procederemo anche per via legale per abbattere questo sistema e stiamo gia' pianificando un nuovo ricorso collettivo col nostro avvocato per sconfiggere legalmente e politicamente un test a crocette obsoleto e incostituzionale".

LA SCELTA DEL MIUR - Le nuove date dei test di accesso alle facolta' a numero programmato per legge "vanno nella direzione di europeizzare il nostro sistema". È quanto fanno notare alla Dire dal ministero dell'Istruzione, che risponde cosi' alle prime polemiche sui calendari sollevate dagli studenti. Per il test di Medicina in inglese, in particolare, spiegano dal Miur, "la data di aprile sintonizza il nostro Paese con il periodo in cui negli altri paesi stranieri si attivano le preiscrizioni nelle universita'". Insomma, l'anticipo serve all'Italia per evitare di attrarre gli scarti delle matricole che non ce l'hanno fatta a casa loro all'estero. Quanto alle date di luglio "sono anche un aiuto alla logistica per chi sceglie una sede diversa dalla propria citta' per studiare".

I ragazzi sapranno molto prima se sono passati e potranno organizzarsi per tempo per il loro spostamento. E potranno cominciare i corsi "secondo calendario. Oggi infatti- spiegano dal Miur- le graduatorie continuano a scorrere anche in autunno quando i corsi hanno preso il via". Quanto all'accusa al ministro Profumo di operare da dimissionario che viene lanciata da alcune associazioni studentesche il ministero fa sapere che "Profumo sta continuando a lavorare perche' continua il suo incarico: e' solo un esempio di buona amministrazione e non deve sollevare scandalo, e' un suo dovere proseguire a fare cio' per cui e' pagato. Fa specie che azioni che servono per europeizzare la nostra universita' sollevino proprio obiezioni da parte degli studenti, seppur solo di alcune frange".


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