Unità-Una manifestazione straordinaria, ci dà la forza di continuare". Parola di Epifani

Una manifestazione straordinaria, ci dà la forza di continuare". Parola di Epifani
di red.

"Una manifestazione straordinaria nel clima e nella partecipazione", così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha commentato la manifestazione per il Mezzogiorno dal palco di piazza del Plebiscito, a Napoli. "È stata una bella giornata - ha detto - per chi vuole dare un messaggio al paese". E i messaggi che Epifani e tutti i tesserati della Cgil hanno mandato, sono stati tanti, chiari e puntuali. A cominciare da quello per il governo sulla Finanziaria. "La Finanziaria all'esame del Parlamento colpisce due volte il sud e va cambiata perché in questo modo si porta il paese alla bancarotta e al declino". Da qui la bocciatura assoluta: "Lo diciamo per senso di responsabilità, senza sviluppo non si crea occupazione".

No alla Finanziaria, ma no anche al piano di licenziamenti della Fiat. "Quella della Fiat non è una crisi come tutte le altre. Se passa il piano dell'azienda non c'è futuro per il Paese". Epifani ha ribadito quanto detto alla manifestazione dei metalmeccanici: "Non vogliamo negoziare lo spostamento e la produzione da uno stabilimento all'altro". E ha accusato l'azienda di "non voler scommettere su se stessa". Ma il segretario della Cgil ci ha tenuto a sottolineare anche le responsabilità dell'esecutivo: "Sbaglia la Fiat e sbaglia ancora di più il governo se non lo capisce e non scende in campo. Come fa a non accorgersi che un paese che rinuncia a produrre anche le auto dopo l'addio alla chimica e ad altri settori, accelera il suo declino? Che idea ha il governo del piano? E del futuro dell'auto?".

E un netto no anche alla devolution leghista: "A Bossi e al governo diciamo: non passerete, non vincerete una sfida che contro il Paese e contro i lavoratori". Per Epifani, infatti, "federare vuol dire unire, non dividere". Perciò "la Cgil si opporrà al tentativo opposto, quello di dividere, per dividere i diritti".

Epifani è intervenuto un po' su tutti i temi più contesi tra maggioranza e opposizione. Quindi spazio anche per la Rai di Baldassarre. "Al presidente della Rai - ha detto parlando del pluralismo dell'informazione e del fatto che lo sciopero del 18 ottobre sarebbe stato oscurato dai media - chiedo che la smetta di fare il giapponese in trincea. Ci vuole un atto di responsabilità. Questa Rai non riguarda lui né le forze politiche, riguarda ogni cittadino, riguarda - ha detto rivolgendosi ai manifestanti - ognuno di voi".

E poi anche un messaggio per i sindacati conferati. Epifani, infatti, ha invitato nuovamente Cisl e Uil a riflettere sulla scelta fatta firmando il Patto per l'Italia. "Agli amici di Cisl e Uil - ha affermato il segretario generale della Cgil - dico di riflettete su quanto sta avvenendo, sulle scelte della Fiat e sulla Finanziaria". "Riflettete e giudicate - ha aggiunto il leader della Cgil - se non avevano ragione i milioni di lavoratori che non hanno condiviso il Patto".

L'obiettivo fissato dalla Cgil per due proposte di legge e i due referendum abrogativi delle deleghe sul lavoro lanciati a difesa dell'articolo 18 è stato raggiunto. Questo è un grande successo. "Ce l'avete fatta - ha detto Epifani rivolto alla gente - il Paese deve sapere che la nostra raccolta di firme ad oggi è a quota 5 milioni e 60mila, tutte certificate una per una". Il leader della Cgil rivolgendosi alla piazza ha concluso: "Questo ci dà la forza per continuare la nostra battaglia".