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Unità-Sciopero Cgil. Venerdì, da nord a sud, una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti

Sciopero Cgil. Venerdì, da nord a sud, una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti di Davide Sfragano Centoventi manifestazioni in centoventi province italiane. Una manifestazione region...

16/10/2002
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l'Unità

Sciopero Cgil. Venerdì, da nord a sud, una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti
di Davide Sfragano

Centoventi manifestazioni in centoventi province italiane. Una manifestazione regionale, in Piemonte. Venerdì 18 ottobre, per lo sciopero generale della Cgil, si fermerà mezza Italia. "I contenuti di questa finanziaria confermano e rafforzano le ragioni dello sciopero generale del 18". Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che venerdì sarà a Torino, ribadisce le motivazioni di una mobilitazione di tale portata.

Il 18 ottobre, quindi, uno sciopero generale per l'Italia dei diritti e della coesione sociale; per uno Stato sociale universale e moderno; per una scuola e una formazione per tutti e di qualità; per uno sviluppo basato sulla ricerca, l'innovazione ed efficienti infrastrutture di sistema; per un Sud che non veda interrotto il cammino di una speranza fatta di lavoro, di reddito, di legalità; per un futuro di lavoro tutelato per tutti i giovani: un'Italia in cui il valore del lavoro diventi un valore per tutti.

Bisogna tornare a un anno simbolico come il 1968 per risalire all' unico precedente, quando la Cgil da sola proclamò lo sciopero generale contro la modifica delle pensioni di anzianità. Venerdì è prevista una partecipazione imponente non solo di lavoratori, ma anche di pensionati, giovani e di quella parte del mondo intellettuale che dalla primavera scorsa hanno dato vita ai vari girotondi e movimenti della società civile.

A Torino la giornata più importante. Una giornata d'opposizione alla politica economica del governo, ma anche un segnale sulla crisi Fiat. Avrà una doppia valenza simbolica. Al comizio interverrà il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Due cortei partiranno, alle 10,30, da piazza Statuto e da corso Marconi e confluiranno in piazza San Carlo. Gli studenti, ai quali dovrebbe unirsi un'ampia rappresentanza del mondo universitario, si ritroveranno come al solito in piazza Arbarello. Da tutto il Piemonte arriveranno a Torino 200 pullman. I comizi cominceranno alle 11,30: prima di Epifani, interverranno Scudiere, numero uno della Cgil Piemonte, uno studente, un rappresentante del Torino Social Forum, un rappresentante di Arafat in Italia e la delegata Fiat Pina Murru. Autobus e tram si fermeranno dalle 17,45, le autolinee Satti dalle 17,30.

Ma la mobilitazione sarà totale, da nord a sud. Saranno 11 le manifestazioni e 14 i cortei organizzati nelle città dell'Emilia-Romagna. Le manifestazioni si svolgeranno in tutti i capoluoghi di provincia e a Imola. A Bologna i cortei saranno tre - uno da piazza XX Settembre, uno da viale Zanolini e l'ultimo da piazza di Porta S.Felice - che confluiranno in Piazza Maggiore, dove interverrà la segretaria nazionale della Cgil Carla Cantone.

A Milano, invece, la Camera del Lavoro ha organizzato una manifestazione che, con partenza alle 9,30 dai Bastioni di Porta Venezia, si concluderà in Piazza Duomo con un comizio a cui prenderanno parte Maria Sciancati (segretaria Fiom Milano), Antonio Panzeri (segretario generale Cdlm Milano) e Paolo Nerozzi (segretario nazionale Cgil). La manifestazione sarà seguita, alle ore 15, da un presidio davanti alla sede Rai di Corso Sempione, per il diritto ad una più attenta informazione sulle iniziative del sindacato. Anche le singole strutture di categoria hanno organizzato diverse iniziative di protesta. La Fiom Cgil (metalmeccanici) ha indetto presidi davanti a tutte le principali fabbriche della città e provincia. La Cgil Fillea (il sindacato degli Edili) ha programmato un'attività di speekeraggio di fronte a tutti i principali cantieri. Fermi anche gli autoferrotranvieri.


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