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Unità: Scioperi: oggi si fermano ricerca e università

Stop di 8 ore dopo scuola e dipendenti pubblici. E domani tocca ai metalmeccanici

29/10/2007
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l'Unità

/ Milano

CONTRATTI Dopo i dipendenti pubblici (compresi i 700mila medici, veterinari, infermieri e amministrativi) e la scuola, oggi tocca al comparto Ricerca e Università.
Lo sciopero è per tutta la giornata. Il comparto Università e Ricerca di Cgil, Cisl e Uil, dalle 10 si mobiliterà anche in un presidio al ministero della Funzione Pubblica, a Roma. Al centro della protesta, ricordano i sindacati, la mancanza di risorse per il rinnovo del contratto per il biennio 2008-2009, la mancanza di risorse aggiuntive in Finanziaria per il rilancio di tutto il comparto e la mancanza degli atti di indirizzo per l'apertura della trattativa per il biennio 2006-2007.
Domani sarà la volta dei metalmeccanici. L’anticipo di 30 euro deciso dalla Fiat ha spiazzato un po’ , ma, a distanza di qualche giorno, i sindacati si rimettono al lavoro per capire se quel gesto faciliterà il rinnovo del contratto o se, come teme qualcuno, è semplicemente un modo per dissuadere gli operai dal fare sciopero e per limitare la trattativa alla sola parte economica, tralasciando quella normativa.
L’appuntamento è fissato per oggi, quando Fiom, Fim e Uilm riuniranno la segreteria unitaria, convocata per valutare lo stato della trattativa ma anche per organizzare nel dettaglio le 12 ore di sciopero in programma per il mese di novembre, che seguiranno alle 8 ore di stop già decise per martedì 30.La discussione, comunque, non potrà non tenere conto della mossa dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, con quei 30 euro di anticipo in busta paga che hanno sorpreso tutti e in seguito anche convinto altre aziende del settore, come Riva, Brembo e Riello a fare altrettanto.
«La questione - spiega il segretario generale della Fim-Cisl Giorgio Caprioli - è che se, come dice il presidente di Confindustria Luca di Montezemolo, il gesto della Fiat non è contro i sindacati, lo dicano al tavolo delle trattative. Dalle risposte di Federmeccanica capiremo se quel gesto è un modo per accelerare le trattative o per tentare di limitare l’accordo alla parte economica, tralasciando quella normativa che contiene elementi importanti come l’inquadramento e interventi sul mercato del lavoro».
Domani, in ogni caso, sarà sciopero: le ore di agitazione saranno almeno quattro, ma, in alcuni casi, verranno effettuate otto ore di stop. Epicentro della protesta sarà Torino, dove i metalmeccanici incroceranno le braccia per otto ore e un corteo attraverserà le vie del centro cittadino diretto alla sede dell’associazione degli industriali a via Vela, dove gli operai consegneranno la busta paga ai datori di lavoro.


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