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Unità-prima maturità di regime: frasi del premier per i temi

prima maturità di regime: frasi del premier per i temi di Mariagrazia Gerina Per tutta la giornata "la fonte" ha taciuto. Chissà se il premier, abituato alle adulazioni sulle sue tv, avrà grad...

19/06/2003
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l'Unità

prima maturità di regime: frasi del premier per i temi
di Mariagrazia Gerina

Per tutta la giornata "la fonte" ha taciuto. Chissà se il premier, abituato alle adulazioni sulle sue tv, avrà gradito l'omaggio che da viale Trastevere l'ex presidente della Rai gli ha tributato nelle prove scritte della seconda maturità Moratti. Omaggio doppio per Silvio Berlusconi, già 'operaio', chansonnier, cabarettista. Promosso "fonte" per un giorno, il giorno più importante dell'anno per quasi cinquecentomila studenti italiani impegnati ieri nella prima prova della maturità. A sorpresa, se lo sono ritrovato con tanto di citazione proprio nella traccia più gettonata, quella su "L'acqua, risorsa e fonte di vita", che, secondo il test di "Studenti.it", è stata scelta da uno studente su quattro, superando di gran lunga il poco frequentato Pirandello e precedendo anche il tema, piuttosto gettonato, sulla "poesia nell'epoca delle comunicazioni di massa".

Praticamente un plebiscito. Con inganno: perché il tema più "politically correct", più ambientalista - che ha ricevuto anche il plauso di Legambiente e Wwf -, più gradito agli studenti italiani conteneva a tradimento il discutibile tributo a Silvio Berlusconi: una sua frase, pronunciata in occasione delle "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002", inserita tra i materiali da utilizzare per sviluppare il tema. "Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. È quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta", recita il verbo della fonte berlusconiana. Da trasformare, mescolandola agli altri materiali, in saggio breve o articolo. Meglio cominciare da piccoli a omaggiare Berlusconi...

La conferma che la citazione contenga la malizia dell'omaggio si trova nella traccia su "Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '#8216;900", quella - contestatissima - che riduce a una riga, zero morti e qualche centinaio di prigionieri politici i crimini del fascismo. Fonte principale in questo caso, il libro più amato da Silvio Berlusconi, dopo la sua autobiografia: "Il libro nero del comunismo". Qualche anno fa, il premier ne fece omaggio a Fini e agli uomini di An, che pure avranno trovato una certa soddisfazione a vedere derubricato in questa traccia il fascismo e richiamate con enfasi le "foibe", accanto a una - quella sì - scrupolosa contabilità dei morti prodotti dai regimi comunisti, attinta probabilmente dal Libro nero.

Così nel pomeriggio il caso maturità scoppia in Parlamento. Secondo il segretario dei Ds, Piero Fassino "la sindrome di Ceaucescu" ha preso piede nel centro destra e dopo il tg1 è arrivata a colpire la scuola: "A quando - si chiede - la distribuzione gratuita, nelle scuole, a tutti gli studenti, dell'opera omnia di Berlusconi?". E ancora: Berlusconi "emulo del coreano Kim Il Sung", propone Franco Giordano (Prc), "Solo con Mussolini si era arrivati a un tale culto della personalità", attacca Oliverio Diliberto (Comunisti italiani), che arriva a chiedere, in compagnia di Pietro Folena, le dimissioni di Letizia Moratti, accusata di "piaggeria" anche dalla Margherita. "Non bastava Mediaset, non bastava la Rai, ora anche la scuola megafono del governo", constata con amarezza Giovanna Grignaffini (Ds). "Ma veramente si può pensare che Berlusconi e/o la Moratti abbiano 'ordinato' di citare una frase del premier?", recita la difesa Riccardo Pedrizzi (An), che tenta di spostare tutto sulla caccia al "burocrate zelante". Mentre Andrea Ranieri (Ds) collega lo zelo al regime da spoils system che regna anche a viale Trastevere. E Beppe Giulietti, uno dei primi a sollevare la questione, ironizza: "Intendo proporre una commissione di inchiesta affinché sia fatta luce sul responsabile all'interno della commissione ministeriale che stabilisce i temi per la maturità, che ha impedito che nome e citazioni del presidente del Consiglio fossero presenti in tutte le tracce. Mi ha stupito, infatti, che ci si è limitati a richiamarlo solo in due dei molti temi proposti agli studenti".

E pensare che molti studenti non se ne sono nemmeno accorti di quella citazione. "Berlusconi nelle tracce? Macché!", vociferano all'uscita di uno dei licei più illustri di Roma, il Tasso. Federica e Ilaria si sforzano all'inverosimile. Vanno a memoria: "Un personaggio noto tra le fonti del tema sull'acqua?". Danno fondo a tutti i frammenti rimasti impigliati nella mente dopo circa quattro ore di sforzi. Snocciolano uno a uno tutti gli autori dei brani, tutt'altro che arcinoti. "Fontana, Merzagora, Ball... una citazione dell'Agricoltura...". Anche Giorgia non sa fare di meglio: "L'unico personaggio 'noto' per me è Corbellini che si chiama come un mio compagno di classe". E il presidente del Consiglio dei ministri? "Ah sì c'era anche quello. Ma mica è Silvio Berlusconi, quello è capo del governo". Complice un po' di ignoranza, che cinque anni di scuola superiore non sono riusciti a scalfire, la presenza di Berlusconi tra le righe della maturità per molti è passata inosservata. Non per Francesco, che accanto alla frase del premier ha aggiunto con la penna rossa: "Silvio Berlusconi". E già, perché al ministero si erano dimenticati di scrivercelo: "presidente del Consiglio dei ministri", recita timidamente il documento. "Il fatto che non sia stato nominato direttamente è segno che lo si è citato vergognandosi un po'", suggerisce il politologo Giovanni Sartori, che concorda nel bollare l'episodio come "eccesso di zelo". Luca Volonté (Udc), invece preferisce credere nell'ipotesi del "refuso": "forse pensavano di sottoporre ai candidati un testo di De Gasperi", ironizza. Mentre Franceschini (Margherita) profetizza: "Una risata le seppellirà". Peccato che nella maggioranza abbiano "perso il senso del ridicolo".


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