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Unità: Presidi incatenati per scuole senza fondi. . Gelmini dà i numeri

Il ministro: «Ho ridotto i tagli agli organici». Ma è solo l’effetto dei pensionamenti. Polemica sul tempo pieno in aula Senato. La maestra unica al Pd: «Create solo allarmismo nel Paese»

22/04/2009
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l'Unità

MARISTELLA IERVASILe scuole sono in rosso, non ci sono più i soldi per pagare i supplenti, le visite fiscali per le malattie e ormai neppure per i gessetti e il materiale didattico ordinario. Così ieri una trentina di presidi iscritti alla Flc-Cgil si sono incatenati l’uno l’altro davanti al ministero dell’Istruzione. Con tanto di cartelli esplicativi: «Abbiamo le mani legate, non abbiamo più i soldi per fare nulla».

Scuole senza fondi ed ecco le cifre: rispetto al 2008 il governo ha tagliato 429 milioni di euro di finanziamenti alle scuole. Ci sono 73 milioni in meno per il funzionamento didattico, 44 milioni in meno per l’offerta formativa; 37 milioni in meno per i corsi di recupero; 270 milioni in meno per le ditte di pulizie e 3 milioni tagliati sulla formazione per il personale. Armando Catalano, responsabile dei dirigenti scolastici, precisa anche il credito che le scuole avanzano nei confronti dello Stato: «Oltre un miliardo di euro, accumulati per via di soldi anticipati dalle scuole per pagare, tra l’altro, le supplenze e anche per anticipare gli stipendi dei commissari della maturità». Attualmente spiegano dalla Cgil, «la scuola è nel caos: molti dirigenti non chiamano più i supplenti perchè non hanno i soldi, gli studenti vengono dirottati nelle ore di buco sulle altre classi.

Poco dopo una nota ministeriale fa sapere che i «supplenti si possono nominare anche se mancano i fondi». Ma è anche la stessa Gelmini a parlare in audizione al Senato, ripetendo la «lezioncina» di meno tagli agli organici e 20mila nuove immissioni in ruolo di docenti e personale Ata. Precari che verranno assunti, certo, ma non si possono spacciare pensionamenti (circa 32mila) come riduzione di organico. E non finisce qui. La Gelmini arriva persino a dire che aumenterà il tempo pieno, scatenando le ire di Pd e sindacato. «La richiesta di tempo pieno delle famiglie è cresciuta del 3,5%, un incremento pari a quello registrato negli ultimi 7 anni». L’organico disponibile consentirà di accogliere anche le richieste delle famiglie per le 30 ore. Giuseppe Fioroni, responsabile Educazione del Pd: «Basta dare numeri al lotto». Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil: «Sui fondi dalla Gelmini solo parziali risposte».


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