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Unità-Pezzotta: unità, ricominciamo dai metalmeccanici. Fiom: ci dica come

26.10.2002 Pezzotta: unità, ricominciamo dai metalmeccanici. Fiom: ci dica come di red Per qualcuno sono già la ricerca di una strada che porti ad una nuova unità possibile. Per altri è la s...

27/10/2002
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l'Unità

26.10.2002
Pezzotta: unità, ricominciamo dai metalmeccanici. Fiom: ci dica come
di red

Per qualcuno sono già la ricerca di una strada che porti ad una nuova unità possibile. Per altri è la solita, vecchia strada per evitare di affrontare i nodi che hanno portato alle divisioni. Fatto sta che Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, stamane è intervenuto al seminario dei diesse sulle riforme. E ha ovviamente parlato di sindacato, dei sindacati. Delle loro divisioni. Per ultima quella legata alla più forte - anche "politicamente" - categoria, i metalmeccanici. Che, all'avvio della loro vertenza contrattuale, si ritrovano con piattaforme diverse. E su questo Pezzotta ha voluto lanciare un allarme. "A Fiom, Fim e Uilm dobbiamo dirgli di fermarsi perchè tre piattaforme portano al disastro". Che fare? Secondo il leader della Cisl "devono entrare in campo i tre segretari confederali: Angeletti, Epifani ed io stesso non possiamo stare a guardare".

Di più. "Dobbiamo vedere se è possibile fermare questa spirale - afferma ancora Pezzotta - poi magari non ci riusciremo, ma io voglio avere la coscienza a posto, almeno ci abbiamo provato". E il suo tentativo lo fa precedere da quest'affermazione: "Noi non chiediamo a nessuno di abiurare ma confrontiamoci e ricominciamo a parlarci". Quindi, prosegue Pezzotta, "io riterrei un passo avanti già se riuscissimo a parlare dei nostri contrasti e delle nostre differenze. Io non ho mai chiesto di sospendere uno sciopero dichiarato da qualcun altro. Ma se la sinistra sostiene quello sciopero, qualche problema me lo pongo".

Fin qui Pezzootta a Firenze. Che significano queste parole? Sono davvero un'apertura? Il segretario della Cgil, Giuseppe Casadio ricorda che sulle richieste per il contratto decide la Fiom, così come "è nel suo compito
e nelle sue prerogative". E la piattaforma della Fiom dovrebbe essere votata nell'assemblea dei delegati del sindacato fissata per il 30-31 ottobre a Roma.

Dai metalmeccanici, poi, i toni sono ancora più cauti. Perchè il contrasto con Cisl e Uil non riguarda solo i contenuti della piattaforma ma anche il come e il se dovranno essere consultati i lavoratori. Ecco perché il segretario nazionale della Fiom Giorgio Cremaschi dice che sì, le dichiarazioni di Pezzotta "sono un segnale", se questo significa "la revisione di una politica che nell'ultimo anno e mezzo ha portato a 7-8 accordi separati". Ma "se invece è un tentativo - aggiunge - di coinvolgerci nel fallimento delle politiche che hanno portato a questi accordi allora l'appello di Pezzotta non porta da nessuna parte. In ogni caso Cisl e Fim sanno quali sono le precondizioni per discutere: la rinuncia da parte di tutti alla pratica dell'accordo separato e il voto dei lavoratori come base di ogni accordo. Se non ci sono queste due condizioni non si può fare nulla".


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