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Unità: La protesta della scuola contro la Finanziaria

Astensioni l’11 e il 13 dicembre, manifestazione nazionale domenica 17

25/11/2006
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l'Unità

di Massimo Franchi/ Roma

MOBILITAZIONE Dopo università e ricerca tocca alla scuola. Il secondo sciopero generale contro la finanziaria arriva ancora dal mondo della formazione e della conoscenza, anche se sarà solo di un’ora con manifestazione nazionale domenica 17 dicembre.

Cgil, Cisl e Uil ne parlavano da tempo e ieri hanno deciso: una settimana fitta di iniziative spalmate su tutti i livelli scolastici e varie manifestazioni locali e davanti al ministero guidato da Fioroni. Si parte il 6 dicembre con assemblee unitarie in tutte le scuole, il giorno dopo saranno i presidi davanti a tutti i Csa (ex provveditorati) e alle direzioni scolastiche regionali. Il primo sciopero ci sarà l’11 dicembre per tutti i lavoratori della scuola dell'infanzia, elementare e media alla prima o ultima ora accompagnato da sit-in davanti al ministero della Pubblica istruzione del personale precario docente. Il giorno seguente toccherà al personale Ata (ausiliario, tecnico, amministrativo) con manifestazione sempre davanti al ministero. La tre giorni si concluderà il 13 dicembre con lo sciopero di tutti i lavoratori della scuola superiore alla prima o ultima ora in concomitanza con sit in dei presidi incaricati. Gran chiusura domenica 17 dicembre con manifestazione nazionale a Roma. La scelta inusuale della giornata festività è «dovuta al sovrapporsi di date (sabato 16 è in programma una manifestazione sull’immigrazione) e con la volontà di allargare la partecipazione a semplici cittadini e studenti», spiegano dai sindacati. «Abbiamo scelto una mobilitazione che faccia da contrappasso al passaggio della Finanziaria al Senato per migliorarne il testo - spiega Enrico Panini, segretario della federazione lavoratori conoscenza della Cgil -. Non vogliamo dare una spallata al governo, ma ottenere modifiche importanti sulle quali il governo aveva già dato parere favorevole senza poi approvarle alla Camera». Panini fa riferimento al maxiemendamento che alla fine fu modificato e che prevedeva già il ripristino delle graduatorie permanenti per le assunzioni, mentre nel testo ora ne è previsto l’annullamento dal 2010. Gli altri punti citati dal comunicato dei confederali parla di «eliminazione delle norme che producono riduzioni degli organici docenti e Ata, l'abolizione della clausola di “salvaguar-

dia” (che taglia le risorse al ministero in caso di mancati risparmi dai provvedimenti previsti, Ndr), un forte incremento nel numero dei posti per le immissioni in ruolo del personale Ata, l'abrogazione della norma della Finanziaria 2002 sugli inidonei, l'eliminazione del vincolo del 10 per cento nel concorso riservato per i presidi incaricati». Pieno appoggio anche dalla Uil che con il segretario Massimo Di Menna ricorda che per «la prima volta nelle ultime due legislature non si prevede neppure che i risparmi di sistema restino all'istruzione per destinarli alla valorizzazione del personale che vi lavora».


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