Unità-La Cgil sotto attacco. Cofferati decide di restare fino al 21 settembre

01.07.2002
La Cgil sotto attacco. Cofferati decide di restare fino al 21 settembre
di red

Resterà segretario fino al 21 settembre. Sergio Cofferati, insomma, per altri tre mesi guiderà la Cgil, prima di passare la mano a Guglielmo Epifani. In un primo momento, come ormai è arcinoto, Cofferati avrebbe dovuto "lasciare" la Cgil l'8 luglio.
Ma poi - com'è scritto in una nota della segreteria - "la vicenda Biagi e gli attacchi lanciati alla Cgil", hanno consigliato il sindacato di spostare la difficile fase del passaggio di consegne.
"La segreteria della Cgil - si legge nella nota - ha deciso di aggiornare il calendario delle prossime scadenze al fine di garantire che la fase di chiarimenti politici, istituzionali e giudiziari, relativi alla vicenda della pubblicazione delle lettere del professor Marco Biagi possa essere gestita dall'attuale segretario generale, al fine di respingere gli infamanti attacchi alla Cgil ed alla sua persona".

Per il resto, sarà tutto confermato quello che chiamano "il percorso della sostituzione di Cofferati mentre sarà semplicemente rinviato il momento dell'uscita dal sindacato".

Il Comitato direttivo nazionale l'Assemblea nazionale dei quadri e delegati della Cgil si svolgerà così il 20 e il 21 settembre, "con all'ordine del giorno la sostituzione del segretario generale e le decisioni che si renderanno necessarie in conseguenza degli avvenimenti relativi alla difesa dei diritti, a partire dall'articolo 18 e alle scelte di politica economica del governo".

Resta confermata anche la decisione di Cofferati di rientrare alla Pirelli. Tronerà al lavoiro dal primo ottobre. Il segretario generale della Cgil avrebbe infatti confermato nella riunione la sua intenzione di rientrare nell'azienda da ottobre.

I commenti sono positivi. Soprattutto a sinistra. "È del tutto logico che, in un periodo di emergenza, si voglia dare una continuità alla direzione del sindacato", dice Cesare Damiano, responsabile lavoro dei Ds. "Ci troviamo in una situazione del tutto particolare - sottolinea Damiano - e l'attacco che si è scatenato nei confronti della Cgil richiama questioni di ordine generale, di libertà e di democrazia. I Ds hanno già espresso la loro totale solidarietà nei confronti di Cofferati e della Cgil".