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Unità-Articolo 18: la Cgil proclama un nuovo sciopero generale

Articolo 18: la Cgil proclama un nuovo sciopero generale di Redazione on line Contro l'ennesima iniziativa del governo tesa a modificare l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, la segreteria ...

05/06/2002
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l'Unità

Articolo 18: la Cgil proclama un nuovo sciopero generale
di Redazione on line

Contro l'ennesima iniziativa del governo tesa a modificare l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, la segreteria confederale della Cgil ha proclamato un nuovo sciopero generale. Il "pacchetto" prevede sei ore di sciopero generale, quattro delle quali già definite a livello regionale e altre due saranno decise dalle strutture territoriali e di categoria.

I primi scioperi generali regionali indetti dalla Cgil si svolgeranno il 20 giugno in concomitanza con lo sciopero generale in Spagna. A scioperare il 20 giugno saranno la Lombardia e la Campania. Gli scioperi regionali proseguiranno fino all'11 luglio.

La segreteria della Cgil ha proposto lo sciopero generale al termine della riunione di oggi. La segreteria ha deciso di proporre al Comitato Direttivo un "programma di mobilitazione e di lotta di tutti i lavoratori e le lavoratrici, compreso lo sciopero generale". La Cgil rivolgendosi poi a tutti i cittadini italiani, al mondo della cultura, dell'economia e alle forze politiche, ha esortato a "rafforzare ulteriormente il vasto sostegno già espresso alla sua azione in occasione della storica manifestazione del 23 marzo e dello sciopero generale dello scorso 16 aprile".

All'iniziativa del maggiore sindacato italiano risponde il ministro del Welfare, Roberto Maroni: "Gli scioperi proclamati dalla Cgil sono contro il dialogo". "Preferisco discutere - ha proseguito il ministro - con chi viene a dscutere. Questo è uno sciopero contro il dialogo. È singolare che si scioperi contro le parti sociali e il Governo che hanno finalmente ripreso a dialogare".

"Con l'intesa separata di venerdì - ha spiegato una nota della Cgil - il governo inasprisce la sua strategia di attacco a fondamentali diritti dei lavoratori, a partire dalla tutela reale contro il licenziamento immotivato. Ciò è reso particolarmente grave e inquietante dal sostegno esplicito di tutte le associazioni imprenditoriali e dalla inspiegabile acquiescenza delle altre organizzazioni sindacali, segnatamente di Cisl e Uil che nei mesi scorsi, insieme alla Cgil, hanno ripetutamente chiamato alla lotta i lavoratori italiani per respingere quelle stesse proposte a cui oggi esplicitamente accedono". La Cgil ravvisa in ciò una "gravissima degenerazione delle relazioni sociali e si rivolge all'intero mondo del lavoro riaffermando la propria immutata determinazione a respingere ogni arretramento sul fronte dei diritti e delle tutele per le persone che lavorano e per affermare, invece, la necessità della loro estensione. Ai lavoratori 'parasubordinati', ai giovani che si affacciano al mercato del lavoro, vogliamo offrire una prospettiva di affermazione personale e professionale fondata su diritti individuali e collettivi certi; a tal fine la Cgil ha formalmente avanzato importanti proposte. Per i lavoratori delle piccole e piccolissime imprese, analogamente, - sempre secondo il sindacato guidato da Cofferati - va indicato un percorso certo e realistico per l'estensione dei diritti e delle tutele fondamentali; a tal fine la Cgil sta predisponendo concrete proposte da discutere con quei lavoratori e attorno a cui costruire consenso nel paese e nel parlamento". La Cgil si rivolge, quindi, a tutti i cittadini, al mondo della cultura, dell'economia,
alle forze politiche "affinchè si rafforzi ulteriormente il vasto sostegno già
espresso alla sua azione in occasione della storica manifestazione del 23 marzo e dello sciopero generale del 16 aprile".

Questa l'articolazione di tutti gli scioperi
Quattro ore di sciopero saranno articolate per regioni e due con modalità che saranno stabilite successivamente.

Ecco il calendario delle prime quattro ore:
LOMBARDIA 20 giugno
CAMPANIA 20 giugno
LIGURIA 26 giugno
PIEMONTE 27 giugno
V. AOSTA 27 giugno
SARDEGNA 28 giugno
BASILICATA 28 giugno
MARCHE 2 luglio
UMBRIA 2 luglio
SICILIA 4 luglio
TOSCANA 4 luglio
LAZIO 4 luglio
ABRUZZO 4 luglio
MOLISE 4 luglio
ALTO ADIGE 5 luglio
CALABRIA 5 luglio
FRIULI V.G. 5 luglio
PUGLIA 5 luglio
VENETO 5 luglio
TRENTINO 5 luglio
EMILIA ROMAGNA 11 luglio

"Per quanto riguarda l'astensione dal lavoro nel settore della scuola - si legge in un comunicato della Cgil - , verranno garantiti gli scrutini e gli esami. La gestione delle ulteriori due ore di sciopero sarà valutata
congiuntamente tra le categorie e le strutture confederali ai vari livelli al fine di permettere la più ampia mobilitazione dei lavoratori per la necessaria ulteriore continuità dell'iniziativa sindacale, anche oltre la data dell'11 di luglio, giorno in cui si fermerà l'Emilia Romagna. Per quanto riguarda, infine, il trasporto ferroviario, aereo e marittimo, le Poste, la Rai, la stampa, i lavoratori parteciperanno alla mobilitazione sulla base delle indicazioni della rispettive categorie; mentre i lavoratori dell'energia sciopereranno secondo le decisioni regionali, ad esclusione delle Centrali di produzione che sciopereranno sulla base delle indicazioni della segreteria della categoria".


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