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Unit: «I care» la scuola. Appello a Veltroni

Oltre cento insegnanti scrivono: il tema deve essere centrale per il suo partito

29/03/2008
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l'Unità

Non dimenticare quel «I care», quel farsi carico, quell’interessarsi all’altro: è la grande sfida educativa di don Lorenzo Milani e della sua scuola di Barbiana, una sfida a suo modo rivoluzionaria, impegnativa, moderna, ancora validissima. Al segretario del Pd, Walter Veltroni che proprio con una visita su a Barbiana nel Mugello ha iniziato la sua nuova stagione politica e la fondazione del Partito democratico si rivolgono con una lettera aperta oltre un centinaio di uomini e donne di scuola: docenti e dirigenti scolastici, formatori e ricercatori che hanno a cuore il tema centralissimo dell’educazione e che da anni ogni anno si danno appuntamento proprio a Barbiana. Si appellano al «leader» di un grande partito riformatore che ha l’ambizione di cambiare il Paese proprio «partendo dalla scuola». «La Sua avventura, che potrebbe diventare anche la nostra, - scrivono - l'ha iniziata da Barbiana, lo ricordiamo bene. Da una scuola. E quale scuola». Lo sottolineano un po’ provocatoriamente: con Barbiana «non si può partire impunemente», quel «"Io mi prendo cura" - cioè io voglio una scuola che formi dei cittadini attivi e responsabili - è più impegnativo del “Si può fare”». Lo chiarisce uno dei promotori l’iniziativa, il professore Giuliano Ligabue, già preside di alcuni licei romani: «È possibile perdere una competizione elettorale ma non è possibile tralasciare la cura dei giovani e della scuola che li accoglie». A un leader che sceglie di partire dalla scuola. Nella lettera lo si dice chiaramente: quel «"I care" è per sempre». Se si vince - e se lo augurano i firmatari - o se si perde «la scuola deve rimanere al centro del Suo Partito». Una richiesta precisa che muove da una delusione: lo scarso peso dato nel programma elettorale del Pd e nella discussione elettorale ai temi della scuola e dell’educazione. «Non è centrale. È un programma povero anche nella prospettiva» osserva Ligabue che aggiunge: «Vorremmo quasi dire che il Partito Democratico dovrà diventare "il Partito della scuola"». Un’iniziativa che non è di partito, ma che parte da gente di scuola, non tutta simpatizzante del Pd, saldamente collocata nel centrosinistra, non «bipartisan», ben decisa a non mollare.
Da qui l’invito a Walter Veltroni. «Il prossimo 18 maggio sia con noi. In una trentina da Vicchio saliremo a Barbiana, insieme a gente di scuola proveniente da tutta Italia. Non sarà un pellegrinaggio né la marcia di una fede: sarà il segno della continuità d'una coerenza e d'un impegno». Hanno preso sul serio l’impegno del segretario del Pd che come suo primo atto politico ha voluto rendere omaggio al priore di Barbiana e alla sua scuola canonica dove è ancora ben visibile quel cartello con il motto impegnativo «I care». Lo aspettano. Vorrebbero parlare con lui di una scuola nuova per un paese moderno, «Una scuola che non deve creare gli asini». «Venga, chè si può fare»: concludono così la loro lettera. Seguono oltre cento firme appassionate.


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