Unione sarda-L'opposizione: più fondi per le scuole

L'opposizione: più fondi per le scuole
San Giuliano Si tornerà a insegnare prestissimo a San Giuliano di Puglia. E i bambini torneranno tra i banchi, anche se questi saranno sotto una tenda. Lo ha promesso il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, alle maestre del paese che ieri l'hanno incontrata al termine dei funerali. Il ministro si è soffermata qualche minuto con Clementina Simone, la maestra della quinta elementare che è stata estratta viva dalle macerie della scuola e con Anna Tomaro, l'altra maestra che non è rimasta coinvolta nella tragedia in quanto aveva accompagnato i bimbi della scuola media in un'altra ala dell'edificio crollato.
"Vi staremo vicino, non vi abbandoneremo - ha detto la Moratti - cercheremo di far riprendere al più presto l'attività didattica. È importante che questi bambini tornino immediatamente a scuola".
Le maestre hanno chiesto al ministro cose semplici: quaderni, fogli, penne, libri. A loro non è rimasto più nulla. La Moratti ha confermato che si attiverà e che entro pochissimo tempo il materiale sarà inviato a San Giuliano. "Coraggio - ha poi aggiunto il ministro abbracciando e baciando Clementina, che con la sua forza e la sua volontà ha aiutato i bambini sepolti con lei a resistere fino all'arrivo dei soccorsi - c'è la vita che continua. Bisogna andare avanti e pensare ai bambini che avete con voi. Noi vi staremo vicino".
I fondi da destinare alla ricostruzione sono diventati un nuovo motivo di scontro tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra stigmatizza le critiche del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla ricostruzione in Umbria all'epoca del governo di centrosinistra e lo invita a cambiare la finanziaria, assegnando fondi per la prevenzione dei rischi sismici per le scuole. "Mi piacerebbe che si facesse in modo diverso da quanto si è fatto in Umbria e in altre parti" aveva detto Berlusconi nel corso della conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei ministri, che ha stanziato 50 milioni di euro per il Molise e 10 per l'Etna.
La prima a replicare è la presidente della Regione Umbria, la diessina Maria Rita Lorenzetti, che invita il premier a "smetterla di strumentalizzare in modo così immorale drammi come quello del terremoto", sostenendo che "non si può paragonare la vicenda del sisma del Molise con quella dell'Umbria". In Umbria, sottolinea la Lorenzetti, "furono istituzioni e cittadini a scegliere di non abbandonare i loro paesi, optando per una impegnativa ricostruzione di qualità". Il riferimento è all'auspicio di Berlusconi di poter costruire "una nuova San Giuliano" in un'altra zona, peraltro con criteri che Alfonso Pecoraro Scanio ha definito da "villaggio turistico". Il presidente dei Verdi ironizza sugli "amici architetti" evocati dal premier, affermando che "quando parla con le migliori intenzioni, non riesce a distinguere il suo ruolo di governo da quello di costruttore".
Anche Paolo Cento critica Berlusconi che "di fronte al senso di responsabilità dell'opposizione, che in queste ore ha evitato polemiche, torna ad utilizzare il metodo dell'invettiva e della denigrazione".
A nome del Pdci, il capogruppo alla Camera Marco Rizzo sottolinea come il presidente del Consiglio non tralasci alcuna occasione "per lanciare polemiche strumentali e far propaganda", anche di fronte ad un evento luttuoso come il terremoto.