Unione sarda-Gli insegnanti criticano il decreto Moratti

Gli insegnanti criticano il decreto Moratti
Tutti contro il decreto Moratti. Gli insegnanti delle scuole dell'infanzia e delle elementari sono decisi a dare battaglia. Secondo loro il decreto mira a trasformare il diritto all'istruzione in un'opzione. Soprattutto dopo la soppressione dell'obbligo scolastico. Durante l'incontro di ieri con il sindacato di Cgil scuola, sono stati denunciati i problemi legati all'insegnamento nel settore dell'infanzia: dai tagli all'organico alla realizzazione di una scuola pubblica sempre più povera. "Povera soprattutto nei confronti dell'offerta formativa degli alunni - spiega Peppino Loddo, segretario della Cgil - Capace solo di agire sui tagli delle cattedre. In particolare eliminando posti tra gli insegnanti di lingua e di sostegno. Una scuola che ha umiliato i precari dimezzando il numero dei supplenti e razionalizzando a tutti i costi anche a spese delle classi, sempre più sovraffollate".
La polemica è legata all'adozione della lingua straniera anche nelle prime classi delle elementari. Secondo il sindacato è una farsa. La lingua straniera è stata adottata ma non è aumentato il numero degli insegnanti d'inglese nelle scuole. "Un esempio di come non si favorisce l'apprendimento dell'inglese e si fanno danni". (v.d.)