Unione sarda-Cgil, ricorso contro la riforma

Cgil, ricorso contro la riforma
La Cgil ricorrerà alla Consulta contro la legge Moratti. Il sindacato denuncia un uso improprio della legge delega che avrebbe impedito al Parlamento di discutere i contenuti della riforma andando contro la 'riserva esclusiva' prevista dal Titolo Quinto della Costituzione e ledendo il diritto allo studio sancito dall'articolo 34 della Carta. Ieri a Cagliari, durante un'affollata assemblea, la Cgil scuola, ha duramente contestato forma e sostanza della riforma Moratti denunciando un attacco all'intero sistema della scuola pubblica che farebbe un salto indietro di 50 anni. "È un fatto gravissimo", spiega il segretario regionale Peppino Loddo. Molte le critiche. La Cgil denuncia il fatto che i ragazzi saranno costretti a una scelta troppo precoce tra liceo ("riservato a pochi") e formazione professionale ("di qualità troppo bassa"). "Si chiude con le esperienze pedagogiche più avanzate della scuola italiana", afferma Beniamino Lami, della segreteria nazionale. Tra gli inconvenienti denunciati il taglio di 1900 insegnanti in Sardegna, 600 di sostegno. "La riforma non può prescindere dalla qualità", commenta Marco Espa, in rappresentanza dei genitori di alunni diversamente abili. La Cgil annuncia una mobilitazione anche nella fase attuativa della riforma. (a. z.)