Tribuna di Treviso-Quelle strutture inadeguate

Quelle strutture inadeguate
Non bastano le logiche di mercato nella gestione

m.b.

Come emerso nel precedente Rapporto Italia 2003 presentato da Eurispes a fine gennaio, il documento sulla Scuola conferma l'indicazione di un sistema-paese in cui le differenze e i solchi (fra Italia e Europa, ricchi e poveri, fra politica e interessi dei cittadini, fra cultura e economia) sono significativi e, in certi casi, rischiano di allargarsi. Più ombre che luci, dunque. Troppi ancora i fattori critici: mancanza di strutture (computer, internet, supporti didattici), carenza di motivazioni (insegnanti sottopagati e spesso esclusi dai processi decisionali), difetti nelle infrastrutture.
Per risollevare le sorti della scuola italiana non bastano la legge delle "tre i" (inglese, internet e impresa) e l'introduzione di logiche di mercato nella gestione. Che, anzi, possono diventare controproducenti se elevate al rango di principio informatore unico. Gli stessi studenti vorrebbero che fosse dato maggior spazio alle materie umanistico-letterarie e capiscono di aver bisogno di una rinnovata educazione civica, pur non amando questa materia. Sono segnali importanti, da non sottovalutare. Diamo tempo alla Riforma Moratti di produrre i suoi effetti, sembra dire il Rapporto fra le righe. Quando parla di elevati tassi di dispersione scolastica, il documento sottolinea anche il fatto che ad alimentarla contribuiscono molto i figli degli immigrati. Ma forse sarebbe bene ricordare che, trovando migliori condizioni di accoglienza, anche gli studenti immigrati sarebbero meno propensi al nomadismo scolastico. Il Rapporto offre anche uno spaccato delle conoscenze storiche dei nostri studenti. Tra i quesiti proposti a un campione di mille ragazzi, emergono risposte sufficienti sulla rivoluzione americana e su quella francese. Molte carenze, invece, sulla storia recente. Il Novecento viene scandagliato attraverso una ricerca sui totalitarismi in Europa. Un pò troppo tempestivo, in tempi di revisionismo storico e di fuoco incrociato su temi cruciali per la storia di questo paese, viene proposto un monitoraggio qualitativo e quantitativo dei testi scolastici sulla presenza di argomenti come i gulag, le foibe, le persecuzioni comuniste e il terrore staliniano. Ricerca che sembra sottendere una sorta di processo ai libri di testo più diffusi.