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Tribuna di Treviso-I prof occupano le scuole

LA PROTESTA I prof occupano le scuole Sit in contro la riforma in cinque istituti trevigiani m.s. Gli insegnanti trevigiani occupano le scuole contro la legge finanziaria e la riforma dei cic...

26/11/2002
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La Tribuna di Treviso

LA PROTESTA
I prof occupano le scuole
Sit in contro la riforma in cinque istituti trevigiani

m.s.

Gli insegnanti trevigiani occupano le scuole contro la legge finanziaria e la riforma dei cicli Moratti-Bertagna. La protesta, senz'altro originale per la classe docente, prende a prestito un metodo finora utilizzato dagli studenti. Protagonisti: insegnanti di materne, elementari, medie e superiori della provincia, iscritti a Cgil, Cisl e Uil scuola. La mobilitazione inizierà giovedì con l'occupazione per un intero pomeriggio (dalle 15 alle 18) dell'istituto per geometri Palladio. Proseguirà fino al 6 dicembre: gli insegnanti occuperanno venerdì l'itis di Conegliano, lunedì 2 dicembre saranno al Tecnico per l'agricoltura Cerletti di Conegliano, giovedì 5 all'istituto Magistrale Veronese di Montebelluna e infine venerdì all'Alberghiero Maffioli di Castelfranco. La protesta sarà sostenuta con sit-in, assemblee autoconvocate e distribuzione di materiale informativo. L'azione conferma la preoccupazione, presente anche nella Marca, nei confronti dei cambiamenti previsti dalla nuova riforma. "L'iniziativa ha l'obiettivo di dare la parola alle scuole - spiega Ermanno Rambaldi della Cgil - per discutere su temi caldi quali la contestata controriforma Moratti-Bertagna e la legge finanziaria, ma anche per porre al centro dell'attenzione generale il rinnovo contrattuale che, nell'ipotesi del governo, non garantisce nemmeno il recupero dell'inflazione, il decreto legge sulla "cassa integrazione docenti", il drastico taglio del personale docente e Ata, le difficoltà sempre maggiori per l'inserimento degli alunni con handicap, l'organizzazione dei servizi generali ed amministrativi, a saturazione delle cattedre nella scuola secondaria". "Senza dimenticare - ha aggiunto Maurizio Lucillo della Cisl - il blocco delle assuzioni e la precarizzazione del rapporto di lavoro". Due i punti sui quali insistono soprattutto i responsabili del settore scuola delle tre confederazioni sindacali: l'iscrizione anticipata di bambini che, secondo gli insegnanti, potrebbe avere riflessi negativi sul loro sviluppo psicologico e dell'apprendimento e il cosiddetto "canale duale" che prevede la suddivisione degli istituti superiori in licei e scuole di istruzione e formazione professionale. "Lo riteniamo un fatto grave - hanno puntualizzato all'unisono i rappresentati di Cgil, Cisl e Uil - anche da un punto di vista sociale; la scuola pubblica rinuncia così a un compito: rimuovere gli ostacoli ad una cittadinanza consapevole".


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