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Tirreno-Riforma Moratti? No grazie

Riforma Moratti? No grazie Tutti i presidi locali bocciano la sperimentazione PISTOIA. Bocciata. Bocciata su tutti i fronti. La riforma Moratti è rimasta solo sulla carta a Pistoia, nessuno che...

04/10/2002
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Il Tirreno

Riforma Moratti? No grazie
Tutti i presidi locali bocciano la sperimentazione

PISTOIA. Bocciata. Bocciata su tutti i fronti. La riforma Moratti è rimasta solo sulla carta a Pistoia, nessuno che si sia azzardato a tuffarsi nella via della sperimentazione. Scelta obbligata o voluta? La risposta sta nelle parole che seguono, una serie di affermazioni firmate dai presidi degli istituti comprensivi pistoiesi ovvero quelli che potevano essere interessati alla riforma. Chi non è stato cercato direttamente, non ha pensato neppure per un attimo di farsi vivo presso il provveditorato o direttamente al Ministero; chi ha ricevuto una circolare (come l'istituto da Vinci) ha invece bocciato in modo netto l'ipotesi di sperimentazione. "Idee per niente chiare, poco tempo a disposizione e progetti discutibili", questo il coro generale.
Istituto Raffaello - La preside Paola Lelli scuote la testa: "Guardi che nessuno di noi è stato interpellato, le scelte del Ministero sono rimaste un mistero perchè a noi non è arrivata nessuna indicazione di renderci disponibili. Una scuola non deve certo candidarsi". E comunque, anche se avesse dovuto candidarsi... "beh, noi non lo avremmo fatto. Sinceramente questa riforma non la vedo di buon occhio. Può andar bene l'anticipo dell'età dei ragazzi, ma è assurda la figura dell'insegnante "referente" perchè alla fine assumerebbe una posizione di preminenza rispetto ai colleghi e questo creerebbe problemi".
Istituto Cino - Si cambia scuola ma la musica resta la stessa. "Sinceramente non ci siamo neanche posti più di tanto il problema - confida la vice preside Laura Tozzi - anche perchè nessuno ci ha cercato". Ma per la riforma è in arrivo un'altra bocciatura: "Non è chiara, ci viene offerta una scatola vuota e senza neanche il tempo sufficiente per renderla proponibile ad una scuola. Entrando nel merito, credo che la maturità dei bambini che entrano alle elementari e alle materne andrebbe valutata caso per caso, non si può omologare tutto: ci sono bambini della stessa età più maturi di altri, e ci sono altri bambini ai quali togliere un anno di gioco renderebebbe critico il processo di crescita".
Istituto Da Vinci - Qua invece il percorso è stato diverso. "La circolare sulla riforma ci è arrivata ma il collegio dei docenti ha deciso di non aderire". Parole di Adriana Mazzoni Lanfredi, preside delle Leonardo da Vinci.
Qua il collegio dei docenti si è espresso praticamente all'unanimità visto che su un centinaio di votanti ci sono stati solo 2 astenuti. "La proposta è arrivata troppo tardi rispetto all'inizio dell'anno scolastico e dunque metteva in grave difficoltà l'eventuale applicazione. Tra l'altro molti docenti non avevano neanche le idee chiare sui contenuti di questa riforma, e giustamente hanno deciso che non poteva rischiare sulla pelle dei ragazzi".


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