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Tecnica della scuola-100.000 insegnanti in eccesso oppure 100.000 posti vacanti?

100.000 insegnanti in eccesso oppure 100.000 posti vacanti? di Santi Coniglio Il sottile filo della verità, così tenero che si taglia con un grissino... Chissà se la Moratti non stia ri...

28/07/2002
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La Tecnica della Scuola

100.000 insegnanti in eccesso oppure 100.000 posti vacanti?
di Santi Coniglio
Il sottile filo della verità, così tenero che si taglia con un grissino...

Chissà se la Moratti non stia rimpiangendo qualche altro Ministero, costretta, nell'attuale ruolo, ad inseguire numeri che si ribellano alle previsioni di spesa del Governo.
L'amministratore delegato Moratti ha "un cuore finanziario" che batte all'unisono con quello di Tremonti e di fronte all'eccessivo deficit di bilancio, è obbligato a tagliare le spese. Purtroppo, nell'Istruzione, la quasi totalità delle uscite è costituita dagli stipendi al personale, insegnante o no.
Licenziare?
Al Ministro non è consentito, o diciamo meglio, non più di quanto abbiano licenziato i precedenti Governi, a giugno, le migliaia di insegnanti supplenti (quante migliaia con esattezza non lo sanno neanche al Ministero, come si deduce dal fatto che, proprio in questi giorni, è stata affidato ad un comitato di studi il compito di censirne il numero).
Il ministro per i rapporti con il Parlamento Giovanardi indica in 37.572 i posti vuoti, mentre secondo i vari sindacati il numero è più vicino alle 100.000 unità. Per conoscerne l'esatto ammontare, bisognerà quindi aspettare la conclusione dei lavori del comitato di studi e il prossimo autunno'
Il ministro Moratti ha anche un "cuore solidale" con gli insegnanti: sinceramente convinta del loro ruolo fondamentale nella società, più volte ed in diverse occasioni ha dichiarato di volerne migliorare le condizioni professionali ed economiche.
Che politica adotta la Moratti, quindi, costretta tra l'incudine di Tremonti e il martello dei sindacati?
Non procede alle nomine a tempo indeterminato!
Comunica, in compenso, come riferisce Giovanardi "con largo anticipo, rispetto all'avvio dell'anno scolastico e rispetto a quanto avveniva con i precedenti Governi, le modalità per garantire la copertura delle cattedre".
In altre parole, gli insegnanti nelle classi ci saranno fin dall'inizio dell'anno scolastico, anche se supplenti e non titolari!
Intanto i sindacati stanno mettendo a punto le diverse strategie di lotta: da quelle più aggressive e immediate, a quelle più tiepide e dilatorie.
La Cgil Scuola ha comunicato che "attraverso il proprio Ufficio legale ha promosso un atto di diffida per le mancate immissioni in ruolo da inviare al presidente del Consiglio, ai Ministri dell'Istruzione, dell'Economia, della Funzione Pubblica e al Direttore Generale del personale della Scuola e dell'amministrazione presso il Miur".
All'agenzia Ansa, Fedele Ricciato, segretario generale dello Snals, dichiara: "con il prossimo anno scolastico si andrà verso l'instabilità del corpo docente, si danneggeranno gli studenti e le aspettative dei vincitori di concorso. Lo Snals ha già dichiarato lo stato di mobilitazione della categoria".
La Cisl Scuola "si sta attivando perché, con l'avvio del nuovo anno scolastico, la mobilitazione della categoria reclami l'inversione di tendenza del risparmio forzoso nella gestione del personale".
Alessandro Ameli, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, invia alla Moratti una lettera aperta, criticando, tra l'altro, l'uso delle informazioni che "' impressionano l'opinione pubblica, soprattutto per l'abilità con cui la stampa ha 'lavorato' sulle notizie, 100.000 posti vacanti, che saranno coperti da supplenti temporanei, sono diventati ad opera di fantasia straordinaria 100.000 insegnanti in eccesso, una distorsione a 180°".
Ameli conclude la sua lettera al Ministro con un'esortazione: "'questa maggioranza di Governo deve decidere se la scuola dello Stato è un fattore strategico di sviluppo su cui si deve investire".
Altre critiche alla politica del Ministro, che anticipa d'intesa con le alcune Regioni, già dal prossimo anno, la riforma dei cicli (ricordiamo che, dopo gli accordi con Lombardia e Trentino, il 25 luglio la Moratti ha siglato con Piemonte, Lazio, Molise e Friuli), vengono da Enrico Panini, di Cgil Scuola, da Daniela Colturani di Cisl Scuola e Massimo Di Menna di Uil Scuola.


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