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Sole 24 ore-Per gli insegnanti precari spunta l'ingresso in graduatoria con Dl

Per gli insegnanti precari spunta l'ingresso in graduatoria con Dl Istruzione - La maggioranza pensa a un decreto legge in grado di fronteggiare il blocco del Tar LUIGI ILLIANO ROMA - Appello ...

23/07/2003
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Il Sole 24 Ore

Per gli insegnanti precari spunta l'ingresso in graduatoria con Dl

Istruzione - La maggioranza pensa a un decreto legge in grado di fronteggiare il blocco del Tar
LUIGI ILLIANO
ROMA - Appello al Consiglio di Stato e ipotesi di un decreto legge: la maggioranza si mobilita per fronteggiare l'ordinanza con la quale il Tar del Lazio ha sospeso l'efficacia dei 18 punti di bonus concessi agli insegnanti precari "storici". Un provvedimento che costringe a rifare le graduatorie. Per decidere le contromosse è sceso in campo direttamente il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti che ha convocato un summit. Al vertice, che si è svolto ieri a Palazzo Madama, hanno partecipato il sottosegretario Valentina Aprea, i responsabili scuola di Udc, An, Fi e Lega. Due ore - dalle 19 alle 21 - di colloquio fitto, per valutare vantaggi e problemi legati alle varie proposte esaminate. Sembrerebbe sicuro l'appello al Consiglio di Stato, Ma appare più un passaggio obbligato che la vera reazione del ministero. Secondo molti, infatti, sarebbe quasi scontato l'esito negativo che confermerebbe la decisione del Tar Lazio. Ecco perchè, tra le ipotesi si farebbe largo la via del decreto legge. Una strada che permetterebbe di superare la decisione del Tribunale amministrativo del Lazio. Ma il ministero non può permettersi di sbagliare il colpo, in attesa ci sono migliaia di aspiranti all'insegnamento e, con l'imminenza dell'anno scolastico, sarebbe il caos. Nessuna decisione è stata ancora presa, la delicatezza della materia ha imposto la massima cautela. Le proposte verranno analizzate soprattutto sul versante della percorribilità giuridica. Alla fine, infatti, sarà proprio questo l'elemento che determinerà la scelta del ministero. Intanto, Letizia Moratti e i responsabili scuola della maggioranza hanno deciso una sorta di "stato di allerta". Significa che il vertice potrà essere riconvocato in qualsiasi momento. Ci sarebbe, poi, un'altra ipotesi che appare la più remota ma, a volte, sono proprio quelle che arrivano fino in fondo. Il ministero rinuncerebbe a presentare appello al Consiglio di Stato. Una parte della maggioranza è dell'opinione che sarebbe meglio non offrire il destro a una bocciatura. Questo significherebbe la sconfitta dei precari "storici", ai quali verrebbero cassati i 18 punti del bonus, concessi per tentare di riequilibrare i 30 punti incassati dai diplomati Ssis (Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario). Intanto, la maggioranza lavorerebbe a un dispositivo legislativo per aggiustare la legge 124 sul precariato e sulle graduatorie. La decisione permetterebbe di gestire la fase transitoria. Anche perché uno degli impegni impellenti, per mettere realmente mano alle graduatorie, dove ci sono oltre 420mila aspiranti all'insegnamento è quello della "pulizia". Nelle liste dei precari ci sarebbero oltre 120mila persone che, invece, sono già in ruolo, insegnano e lavorano a tempo indeterminato. È come rimanere nelle liste di collocamento fino alla pensione. Una situazione del tutto permessa (si ottiene una cattedra e si resta in attesa per un'altra), ma che non favorisce certo la chiarezza delle informazioni sulle reali dimensioni del precariato. A questo punto, risulta chiaro che la battaglia è ben più ampia di quella scatenata dall'ordinanza del Tar Lazio. E si comprende l'atteggiamento ministeriale di voler procedere con i piedi di piombo. Tra spinte e differenze che attraversano la stessa maggioranza di Governo. Non c'è mai stata pace intorno alle graduatorie degli insegnanti precari e l'istituzione delle Ssis ha fatto scoppiare una sorta di "guerra tra poveri" che non pare destinata a finire. Eppure le Ssis furono istituite proprio con l'intento di regolare e qualificare l'accesso alla professione docente, in linea con quanto accade in Europa.
Mercoledì 23 Luglio 2003


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