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Sole 24 ore-Oltre 420mila precari sognano la cattedra

Oltre 420mila precari sognano la cattedra Scuola - Il ministero ha analizzato gli aspiranti docenti nelle graduatorie provinciali di quest'anno: 153mila gli esordienti, per l'87% donne Sono o...

05/05/2003
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Il Sole 24 Ore

Oltre 420mila precari sognano la cattedra

Scuola - Il ministero ha analizzato gli aspiranti docenti nelle graduatorie provinciali di quest'anno: 153mila gli esordienti, per l'87% donne
Sono oltre 422mila gli aspiranti docenti in lista d'attesa nelle graduatorie provinciali permanenti. La radiografia degli insegnanti precari è stata appena messa a punto dal ministero dell'Istruzione. E' una lunghissima fila che somiglia terribilmente a un labirinto, dove per moltissimi la cattedra continuerà a essere un miraggio. Campania, Sicilia e Lombardia assorbono oltre il 40% di tutte le domande nazionali. Gran parte degli aspiranti (62%) è nata in regioni del Sud e delle Isole. Più dell'80% dei nuovi entrati nelle graduatorie della secondaria superiore è rappresentato da donne. Ma il 44,54% degli aspiranti ha già ottenuto un contratto nella scuola. Sono, in sintesi, i risultati del rapporto - targato marzo 2003 - pubblicato da pochi giorni sul sito del Miur (www.istruzione.it). La radiografia. "Lavorare nella scuola - Principali caratteristiche delle graduatorie permanenti del personale docente, anno scolastico 2002/2003"èiltitolo dell'analisi contenuta nelle 104 pagine del dossier. Un lavoro di stretta attualità, considerato che il prossimo 17 maggio scadrà il termine per presentare le domande di supplenza per l'anno scolastico 2003/2004 (per tutti i dettagli del decreto si vedano gli altri due articoli in pagina e "Il Sole 24-Ore" del 29 aprile 2003). Le tre sezioni della pubblicazione ministeriale fotografano, in cifre e percentuali, la realtà di quanti - spesso da molti anni - vivono nell'attesa di una telefonata che li convochi per la supplenza di turno. I cosiddetti precari "storici" si sommano a un comparto che superando il milione di addetti, è il più numeroso dell'intero pubblico impiego. "Si tratta di un settore in cui non solo è notevole il reclutamento di personale a tempo indeterminato - si legge nella ricerca - ma nel quale la presenza dell'insegnante nella classe deve essere sempre garantita per ovvi motivi di continuità didattica. Per questo l'amministrazione scolastica, diversamente dalle altre organizzazioni pubbliche, deve prevedere anche un consistente reclutamento di personale a tempo determinato". Sud in testa. Ma torniamo a dati. La riserva delle graduatorie permanenti è popolata da 422.145 aspiranti docenti. Un numero che può variare a seconda delle condizioni e delle domande che si vanno ad analizzare. Infatti gli aspiranti, in possesso dei titoli, possono chiedere l'iscrizione per più ordini di scuole e classi di concorso. A questo punto sommando le posizioni di ogni regione il dato complessivo sale a 431.032. Nel dettaglio, al primo posto risulta la Campania con 64.514 iscritti, segue la Sicilia a quota 59.341 e la Lombardia con 56.158 aspiranti alla cattedra. Fanalino di coda è il Molise a quota 2.614. Complessivamente sono 152.844 i nuovi arrivi nelle graduatorie per l'anno scolastico 2002/2003. Tra i prof in lista 148.576 persone (oltre il 61% dei 234.512 aspiranti all'insegnamento nella scuola secondaria) partecipano per più classi di concorso. Le donne. Inoltre, la scuola si tinge sempre più di rosa. Dall'analisi degli aspiranti in base al sesso emerge l'altissima percentuale delle donne iscritte nelle graduatorie permanenti (83,33%) e delle "nuove entrate" nelle liste (86,72%). Una percentuale sensibilmente superiore a quella delle donne che sono già di ruolo nelle scuole statali italiane (79,15%). "Al riguardo - si legge ancora nel dossier - le serie storiche dell'ultimo decennio registrano un incremento di circa cinque punti percentuali delle donne insegnanti, aumento simile a quello registratosi nell'incidenza delle donne tra gli studenti universitari che hanno conseguito la laurea". Un'attesa biblica. Per quanto riguarda i contratti di lavoro già in corso, il 44,54% degli aspirantiinclusi nelle graduatorie permanenti ha già ottenuto un'assunzione a tempo indeterminato o determinato, mentre il restante55,46% potrebbe avere un contratto saltuario (supplenze brevi e temporanee) o non averlo affatto. Infine, va ricordata una ricerca interna firmata dallo stesso Miur (si veda"IlSole-24 Ore" del 22 febbraio 2003) nella quale si affermava che ci vorrebbero quasi 60 anni per mettere in ruolo tutti gli aspiranti docenti di filosofia e storia alle superiori; 25 anni per quelli di lingue straniere e di materie letterarie; 28 per scienze. In teoria, sempre secondo l'indagine di viale Trastevere, c'è chi non riuscirebbe a entrare in ruolo perché, nel frattempo, è arrivato all'età della pensione. LUIGI ILLIANO


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