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Sole 24 ore-nuova scuola al nodo contratto-Mancano le disponibilità per il rinnovo e non c'è accordo con l'Economia sui risparmi da reinvestire

nuova scuola al nodo contratto Istruzione - Mancano le disponibilità per il rinnovo e non c'è accordo con l'Economia sui risparmi da reinvestire ROMA - Alta tensione sul contratto della scu...

14/03/2003
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Il Sole 24 Ore

nuova scuola al nodo contratto

Istruzione - Mancano le disponibilità per il rinnovo e non c'è accordo con l'Economia sui risparmi da reinvestire
ROMA - Alta tensione sul contratto della scuola. All'indomani dell'approvazione della riforma, i sindacati attaccano a testa bassa il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, che pure ha detto davanti ai delegati dello Snals riuniti a congresso di "lavorare intensamente" in questi giorni per trovare le risorse necessarie all'intesa. Proprio mercoledì, infatti, si è svolto un incontro a palazzo Chigi tra Moratti, il responsabile dell'Economia, Giulio Tremonti, il ragioniere generale dello Stato, Vittorio Grilli, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. La situazione, tuttavia, non è affatto semplice. Eppure gli addetti ai lavori - sia all'Economia, sia all'Istruzione - si dicono convinti che si arriverà a una soluzione. Ma ci vorrà ancora del tempo. In cifre, il taglio di 8.500 cattedre del 2002 dichiarato dal ministro Moratti non corrisponde alla stima dei tecnici dell'Economia. A quella riduzione è legato un risparmio di circa 240 milioni di euro - da destinare al contratto - che scendono però in proporzione all'effettiva certificazione che farà il Tesoro. Un problema complicatissimo, poi, riguarda il personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari): sembra che non ci siano risorse per la categoria e le confederazioni sono in allarme rosso. Anche perché il tasso di sindacalizzazione di questi lavoratori è piuttosto alto. Ieri è stato un susseguirsi di dichiarazioni contro l'Esecutivo. "Siamo di fronte a una situazione inaccettabile", dice Enrico Panini (Cgil). "Il Governo non è in grado di assicurare la piena disponibilità delle risorse", protesta Daniela Colturani (Cisl). "La lentezza nei tempi sta danneggiando enormemente i lavoratori", afferma Massimo Di Menna (Uil). "L'atteggiamento del Governo si sta trasformando in una farsa a danno di tutti i docenti", attacca Alessandro Ameli (Gilda). "La politica finanziaria dell'Esecutivo ha negato finora alla scuola un contratto di svolta", sostiene Fedele Ricciato (Snals). Sindacati tutti uniti, dunque, verso lo sciopero generale del 24 marzo. Ieri invece si è consumato un violento "strappo" all'interno dello Snals: Adelio Anfosso, membro del comitato centrale, si è dimesso protestando contro "la linea troppo morbida e contraddittoria" del sindacato autonomo "rispetto alla politica scolastica dell'Esecutivo". Le cautele del ministro sull'attuazione della riforma. La riforma sarà applicata con gradualità "all'interno del Governo, senza nascondersi le difficoltà economiche a livello nazionale e internazionale". Il ministro dell'Istruzione dichiara le incertezze e la prudenza sull'attuazione del riordino della scuola. Secondo Letizia Moratti "non si tratta solo di aggiungere nuove risorse a quelle esistenti, ma di cambiare anche i criteri della gestione, individuare i centri di spesa, valutare l'efficacia di ogni investimento e sperimentare nuovi modelli di amministrazione delle risorse che garantiscano la massima efficienza e trasparenza, insieme al monitoraggio dei risultati". Nuove bocciature per le graduatorie. Il Tar dell'Emilia Romagna ha accolto il ricorso presentato dalla Cgil Scuola contro l'accorpamento della terza e quarta fascia delle graduatorie permanenti per le immissioni in ruolo dei docenti e ha rimesso la questione al giudizio della Corte costituzionale. L'accorpamento, secondo il sindacato, "ha coinvolto circa 100mila persone e ha prodotto circa 20mila scavalcamenti fra posizioni diverse in graduatoria". MARCO LUDOVICO
Venerdì 14 Marzo 2003


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