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Sole 24 ore-Nel piano Moratti una dote pluriennale da 8,4 miliardi

Nel piano Moratti una dote pluriennale da 8,4 miliardi ROMA - La riforma della scuola è in prima fila: il Dpef dice esplicitamente che "è necessario perseguire con vigore il cammino delle rifo...

15/07/2003
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Il Sole 24 Ore

Nel piano Moratti una dote pluriennale da 8,4 miliardi
ROMA - La riforma della scuola è in prima fila: il Dpef dice esplicitamente che "è necessario perseguire con vigore il cammino delle riforme nei settori dell'istruzione", del lavoro e delle pensioni. Ha avuto seguito, dunque, la direttiva del premier, Silvio Berlusconi, inviata ai leader della Cdl alcuni giorni fa, che prevedeva, tra le altre priorità politiche, proprio "l'avvio graduale della riforma della scuola". Ma per il ministro Letizia Moratti la partita è ancora lunga da giocare. Certo, è proprio in testa al capitolo degli obiettivi programmatici per il 2004 del Dpef la tesi che "le necessità di istruzione e socializzazione sono cresciute, richiedendo il potenziamento dei programmi didattici e dei servizi di assistenza alle famiglie". E il testo sottolinea l'obiettivo "di soddisfare la maggiore richiesta di servizi educativi per l'infanzia". Il vero nodo sulle questioni della scuola, però, riguarda cifre e investimenti. La scommessa di Letizia Moratti si basa su un piano pluriennale da 8,4 miliardi di euro di investimenti In attesa di un ok su questo dal ministero dell'Economia, la richiesta dell'Istruzione a Giulio Tremonti, per l'elaborazione del Dpef, è stata per il 2004 di 523 milioni di euro per la scuola e di 1.200 milioni di euro per ricerca e università. Ma sul tema ci si sta muovendo con i piedi di piombo. Dopo un parziale slittamento quest'anno, Letizia Moratti vuole far decollare la "sua" riforma e non intende accettare un ulteriore rinvio. I rettori, dal canto loro, sono giù sul piede di guerra: l'anno scorso avevano minacciato le dimissioni di massa e ora sono già pronti a una protesta durissima. Al Miur, poi, l'obiettivo di risollevare gli investimenti per la ricerca è considerato priorità assoluta. I fondi per questo settore furono già oggetto di uno scontro durissimo durante l'ultima Finanziaria e su questo fronte Letizia Moratti può trovare molti alleati nella controversia con Giulio Tremonti. Il dicastero dell'Economia, peraltro, deve fare la sua parte. Dopo aver sbloccato il contratto dei docenti - che proprio oggi dovrebbe avere anche l'ok della Corte dei Conti - al Tesoro sembrano destare preoccupazione proprio i rinnovi dei contratti pubblici. Sulla scuola, i tecnici di Giulio Tremonti devono verificare se il piano triennale di tagli al personale, previsto dalla Finanziaria per il 2002, saranno rispettati. Il progetto prevedeva riduzioni drastiche: 8mila500 docenti l'anno scorso, 12mila500 quest'anno e altrettanti nel 2004. Va però verificato se questo calo di personale insegnante - che corrisponde a un minor numero di supplenti - sia stato effettivamente realizzato. Secondo alcuni indiscrezioni, i numeri reali parlano di una diminuzione di 4mila500 unità in meno, in totale. MARCO LUDOVICO
Martedì 15 Luglio 2003


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