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Sole 24 ore-arrivo 340mila giovani professori

arrivo 340mila giovani professori" "La situazione degli insegnanti italiani è diventata inaccettabile, ma oggi siamo ad un momento di svolta". Sono parole di Giuseppe Bertagna, pedagogista padr...

24/02/2003
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Il Sole 24 Ore

arrivo 340mila giovani professori"
"La situazione degli insegnanti italiani è diventata inaccettabile, ma oggi siamo ad un momento di svolta". Sono parole di Giuseppe Bertagna, pedagogista padre del progetto iniziale della riforma Moratti e consulente del ministero dell'Istruzione, che spiega: "Oltre al numero eccessivo di insegnanti ed alla loro età media elevata, il problema che ci troviamo di fronte è strutturale, dovuto al fatto che tra precariato e supplenze è quasi impossibile entrare in ruolo prima dei 40-45 anni". In questo modo "viene totalmente disperso l'entusiasmo che i più giovani possono mettere nella professione ed è impossibile pensare a percorsi di carriera, perché non si può avviare una crescita professionale all'alba dei cinquant'anni". Oggi però ci sono le condizioni per intervenire, perché "si avviano al pensionamento le generazioni entrate nella scuola negli anni del boom, per cui sono previste nei prossimi dieci anni 340mila uscite", pari a circa la metà dell'intero corpo insegnante. "Questo rappresenta un'opportunità importante per ripensare l'iter di accesso alla professione", che oggi viene ridisegnato dall'articolo 5 della riforma: "I capisaldi della nuova formazione sono rappresentati dalla laurea specialistica quinquennale e da un rapporto stretto con le scuole, che si esprime nei tirocini con contratti di formazione lavoro". In questo modo si assicura a chi comincia ad insegnare un accompagnamento scientifico durante il suo ingresso al lavoro, e si garantiscono tempi più rapidi a chi aspira alla cattedra, in quanto "si prevede la messa in ruolo attorno ai 26 anni di età, in modo che si possano elaborare progetti seri di carriera". Nella nuova scuola il curriculum dell'insegnante culminerà nella figura dell'insegnante aggregato, raggiungibile dopo anni di esperienza ed altri 60 crediti formativi guadagnati in università, che "sarà chiamato dalle scuole per lavorare a progetti determinati, come accade nell'università, ed il suo ruolo sarà riconosciuto anche in termini economici. Si prevedono poi nuove figure, estranee all'insegnamento tradizionale, che arricchiranno l'offerta formativa e il panorama professionale degli insegnanti". La riforma interviene però in un contesto caotico, in cui sono molti i quarantenni che ancora attendono l'inserimento in ruolo: "L'importante - sostiene Bertagna - è che il progetto sia diventato legge, anche se è chiaro che si dovranno elaborare forme di transizione, che saranno affidate alla contrattazione".
Lunedì 24 Febbraio 2003


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