Scuolaoggi:MILANO: I DIRIGENTI SCOLASTICI CONTESTANO LA FORMAZIONE SULLA RIFORMA

Milano: i dirigenti scolastici contestano la formazione sulla riforma
di scuolaoggi.org

MILANO: I DIRIGENTI SCOLASTICI CONTESTANO LA FORMAZIONE SULLA RIFORMA

Si è svolto questa mattina il secondo incontro di in/formazione sulla riforma della scuola presso il Liceo Beccaria, presenti i dirigenti scolastici e un docente delle varie scuole primarie statali e paritarie di Milano.
Come già nella tornata precedente del 21 maggio, che coinvolgeva dirigenti e docenti della provincia di Milano, è emerso un malcontento e un dissenso diffuso nella categoria. Altro che "condividere la riforma"'! Come è stato fatto notare, "condividere" vuol dire costruire insieme, fare almeno un pezzo di percorso lavorando e ricercando insieme le soluzioni. Nella situazione attuale, è sembrato invece che vi sia stata da parte del MIUR un'accelerazione decisionista sulle modalità di attuazione della riforma che va nella direzione di una "imposizione", più che di una condivisione partecipata.
Anche nel secondo incontro quindi, assente peraltro il principale relatore (il prof. Scurati), gran parte degli interventi dei dirigenti scolastici si è caratterizzata per l'aperto dissenso, per non dire l'esplicita contestazione, innanzi tutto sui tempi e sui modi della "formazione" (a fine anno, senza coinvolgere gli operatori scolastici e i Collegi docenti in merito) ma anche sui contenuti impliciti nella "bozza" di decreto legislativo che circola "clandestinamente" o comunque in maniera ufficiosa (la figura del docente tutor, il tempo scuola ridotto, l'autonomia scolastica violata, ecc.). I dirigenti scolastici intervenuti hanno riproposto e sottolineato più o meno tutti i punti già rimarcati nel documento del Coordinamento CGIL-CISL che, a quanto pare, sta riscontrando un ampio successo. In questo caso, sì, una vera e propria condivisione, all'interno della categoria. L'ispettore Modini, coordinatore della formazione, e il Direttore Regionale Dutto, a questo punto, non possono non registrare e non tener conto di quanto sta succedendo nella provincia di Milano.