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Scuolaoggi-ASPETTANDO LA RIFORMA: BERTAGNA NON ASPETTA

ASPETTANDO LA RIFORMA: BERTAGNA NON ASPETTA Che cosa succederà alle medie e alle elementari il prossino anno scolastico è sempre più un rebus. Per ora si sa che cambieranno nome, divente...

03/12/2003
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ScuolaOggi

ASPETTANDO LA RIFORMA: BERTAGNA NON ASPETTA
Che cosa succederà alle medie e alle elementari il prossino anno scolastico è sempre più un rebus. Per ora si sa che cambieranno nome, diventeranno rispettivamente scuola secondaria di primo grado e scuola primaria. Il resto è nelle mani di chi sta conducendo la difficile trattativa per aggiustare la relativa bozza di decreto attuativo uscita (e poi "commentata") dal consiglio dei ministri dello scorso 12 settembre. Un'incertezza profonda che pesa innanzitutto sui genitori che devono iscrivere i figli a scuola, ma anche su dirigenti scolastici e insegnanti messi ripetutamente in allarme da una riforma che ancora non c'è. Incertezza che non sembra tuttavia sfiorare gente cone Giuseppe Bertagna non tanto nella sua funzione di "padre" della riforma, quanto come direttore del CISEM, l'ente della Provincia di Milano che delegato a studiare i problemi delle politiche scolastiche di natura appunto "provinciale". Questo ente, infatti, ha preso la stravagante iniziativa di proporre alle scuole lombarde un "Corso di aggiornamento sulla legge 53". "Incontri di formazione - si legge - sullo sviluppo della legge in riferimento all'avvio del primo ciclo di istruzione e ai lavori della Commissione Moratti relativi al secondo ciclo". In definitiva il Cisem, sotto la direzione di Bertagna offre alle scuole lo la possibilità di capire la riforma che non c'è. Chissà cosa si andrà allora a raccontare agli eventuali corsisti se per il primo ciclo tutto è ancora da definire, e per il secondo non esiste nemmeno una bozza di ipotesi di lavoro. Gli incontri pervisti sono 7, fino ad aprile. Richiesti 100 euro per iscriversi, tranne che per i milanesi, a carico della Provincia. A questo si è ridotto il CISEM dell'era Bertagna? A spiegare una riforma che non c'è.


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