Scuola oggi-Inglese: gli spezzonisti anche alla primaria?

Inglese: gli spezzonisti anche alla primaria?
Dopo la nota del MIUR del 26 giugno, n.1761, che avviava una rilevazione in tutte le scuole elementari per quantificare il 'fabbisogno' di ulteriori posti necessari per estendere l'insegnamento della lingua straniera (inglese) nelle prime e seconde classi, è pervenuta ai dirigenti scolastici delle scuole primarie di Milano e provincia la Circolare dell'Ufficio reclutamento personale della scuola (ex Ufficio organici?) del CSA, del 17 luglio 2003. Con essa si precisa che l'Ufficio ha proceduto all'assegnazione di 'posto intero' di lingua 'solo in presenza di un numero di ore di insegnamento congruo'. Si invitano pertanto le scuole che hanno 'spezzoni orari' (es. 6, 12, 14 ore o comunque un numero di ore non elevato') a individuare una scuola viciniore per l'eventuale possibile completamento orario. L'urgenza, si dice, è determinata dalla necessità di acquisire tutte le disponibilità per le operazioni di utilizzi, assegnazioni provvisorie e supplenze previste entro il 31.07.2003.

Come avevamo previsto, l'operazione di estendere lingua straniera anche alle classi prime e seconde, si sta rivelando tutt'altro che semplice. Poiché ogni scuola, dopo l'utilizzo degli insegnanti specialisti e specializzati già in organico, ha un numero di ore 'scoperte' estremamente variabile, diventa difficile costituire i posti aggiuntivi necessari. In molti casi è necessario procedere accorpando spezzoni orari e scuole diverse, come nella scuola media. E non sempre i conti tornano'
Inoltre, poiché diminuendo il numero di ore di L2 per classe (dalle 3 del secondo ciclo alle 2 in classe seconda e 1 in classe prima) aumenta inevitabilmente il numero di classi da assegnare al docente, resta il problema: qual è il numero massimo di classi che possono essere assegnate al singolo insegnante? (Si ricorda, a questo proposito, che la normativa preesistente, indicava tre ore di lingua straniera per classe su un numero massimo di 6-7 classi per docente specialista').
Non sarà semplice neppure per i nuovi docenti specialisti assunti che, nei casi appunto di 'spezzoni', dovranno completare l'orario in scuole e plessi diversi, magari non propriamente vicini fra loro, come succede nella scuola media per alcune materie.

Insomma, sembra un'operazione fatta in fretta e furia, senza un piano organico e definitivo di insegnamento della lingua straniera, senza cioè la riforma in senso compiuto.
Resta allora il dubbio, avanzato da qualche dirigente scolastico: non conveniva, nelle more della riforma e limitatamente al prossimo anno scolastico, procedere estendendo a tutte le scuole il Progetto Lingua 2000 (finanziamenti alle scuole che fanno direttamente convenzioni con docenti esterni e/o madrelingua) per il numero di ore effettivamente necessario?