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Scuola, l'appello dei genitori: "Conte e Azzolina ci ascoltino: si ritorni in classe senza turni e didattica mista"

La lettera del comitato "Priorità alla scuola" che chiede di essere ammesso al tavolo allargato sulla ripartenza del nuovo anno scolastico, convocato dal premier per giovedì

04/06/2020
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la Repubblica

Ilaria Venturi

Lo ribadiscono, senza mezzi termini: a settembre le scuole “vanno riaperte in sicurezza, tutte – di ogni ordine e grado –, per tutti, senza riduzione di orario, senza turni, senza didattica mista, senza esternalizzazioni di metà del tempo-scuola, garantendo il rispetto degli articoli 3, 33 e 34 della nostra Costituzione”. Il Comitato “Priorità alla scuola”, dopo aver raccolto 85mila firme e organizzato flash mob in diciotto piazze da Torino a Trapani, torna a farsi sentire con una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte e alla ministra Lucia Azzolina. E una richiesta: poter partecipare al tavolo convocato domani dalla stessa ministra per portare le istanze dei genitori e degli insegnanti che si sono mobilitati.

Si tratta di un incontro, presieduto dal presidente del consiglio, allargato a sindacati, ai forum delle associazioni di studenti e genitori, delle scuole paritarie, della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, sulla ripresa della scuola a settembre dopo che sono usciti le misure di sicurezza sanitaria del comitato tecnico-scientifico e le prime indicazioni della commissione ministeriale guidata da Patrizio Bianchi. “Purtroppo, ci spiace constatare che il nostro Comitato non è stato convocato, chiediamo di poter partecipare anche noi per dare voce alle migliaia di genitori, insegnanti, educatrici e studenti che nelle scorse settimane si sono mobilitati nelle città italiane nelle nostre manifestazioni”, scrive “Priorità alla scuola” che oggi ha sostenuto il “No Dad day”.

Il Comitato ha inviato le proprie richieste nella lettera al premier e alla ministra all'istruzione sui passaggi più delicati che la riapertura ad oggi ipotizzata prevede, come la riduzione dell'orario scolastico, dai 40 minuti di lezione al tempo pieno compresso, e la didattica mista.

Non solo, nella lettera, i genitori di “Priorità alla scuola” sottolinenano il fatto che, dalle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico si “evince una questione molto grave: la responsabilità della prevenzione sanitaria del prossimo anno scolastico è scaricata sui singoli dirigenti scolastici e sulle famiglie. Noi crediamo che il Governo debba fare in modo che la scuola diventi un presidio sanitario territoriale, capace di tenere in sicurezza poco meno di un quinto della popolazione, riunendo così la centralità della scuola e della sanità, diritti complementari e inseparabili”.

Di qui la richiesta che le misure di sicurezza debbano essere “poche, fattibili ed efficaci per i diversi scenari sanitari che si prospettano a settembre e di responsabilità nazionale” anche con test sierologici o tamponi garantiti ai docenti e ai bidelli, e la “possibilità di cambiamento delle mansioni per chi rientra in fasce di fragilità, prepensionamento volontario per chi si trova agli ultimi anni di carriera”.

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