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Scuola, il 40% dei prof esclusi dal vaccino AstraZeneca

In Italia c'è il corpo docente più anziano del mondo: sono 269mila docenti di ruolo che hanno già compiuto 56 anni o più

17/02/2021
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la Repubblica

Salvo Intravaia

Oltre 250mila insegnanti in servizio nelle scuole italiane non potranno ricevere il vaccino AstraZeneca. Sono eccessivamente anziani per assumere il siero che nelle intenzioni della task force del governo dovrebbe anticipare l'immunizzazione di alcune categorie a rischio e strategiche anche per il nuovo esecutivo, come i docenti della scuola italiana.Le 250mila dosi del vaccino messo a punto dall'azienda angolo-svedese e dall'università di Oxford giunte finora in Italia saranno destinate alle forze dell'ordine, ai sanitari che non hanno ancora ricevuto il vaccino Pfizer o Moderna e a maestri e professori, soprattutto quelli della scuola superiore che da settembre hanno trascorso diverse settimana in Dad, la didattica a distanza tanto contestata dagli stessi studenti. La campagna vaccinale è partita ieri iniettando il farmaco alle forze dell'ordine e proseguirà con gli insegnanti. Ma l'età del corpo docente nostrano, uno dei più anziani al mondo, non consentirà ad una grossa fetta di professori e maestre di ricevere la tanto agognata iniezione. Perché l'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) ha consigliato la somministrazione dell'antidoto ai so

I numeri forniti dal ministero dell'Istruzione evidenziano, nell'anno scolastico in corso, quasi 269mila docenti di ruolo che hanno già spento 56 o più candeline. Un numero di insegnanti che corrisponde al 39% del totale. Quota di over 55 che sale addirittura al 45%, quasi metà, se si prendono in considerazione i prof dei licei, degli istituti tecnici e dei professionali, dove quasi un docente sui due verrebbe escluso per l'età dalla somministrazione. Una circostanza che renderà più complicata l'immunizzazione di coloro che a giugno porteranno alla maturità quasi 500mila studenti alle prese per tre mesi con lezioni da remoto, attività in modalità asincrona e ore di lezione di durata ridotta.

Gli insegnanti troppo anziani per il vaccino messo a punto da AstraZeneca dovranno aspettare la fornitura di un prodotto idoneo alla loro età. Un'attesa che potrebbe essere parecchio lunga. Sono oltre 3 milioni, in base ai dati messi a disposizione quotidianamente dal ministero della Salute, gli italiani che hanno ricevuto la prima dose: due milioni e 600mila di operatori sanitari e personale non sanitario delle strutture ospedaliere, 329mila ospiti delle residenze per anziani e quasi 87mila over 80. Il grosso ha ricevuto il vaccino Pfizer, ma siamo a metà strada.

Per completare infatti la campagna vaccinale rivolta a queste tre categorie (sanitari, personale e ospiti delle residenze per anziani e over 80), secondo il piano strategico approvato lo scorso 2 gennaio, occorreranno ancora alcune settimane, se in totale gli individui che rientrano nella prima fase ammontano a 6milioni e 400mila soggetti. Successivamente, nella seconda fase, si passerà ai 13 milioni di italiani con età compresa fra i 60 e i 79 anni e ai 7,4 milioni che sono affette da più malattie croniche. I docenti dovranno attendere la terza fase del piano vaccinale. "Naturalmente - spiega il Piano - con l'aumento delle dosi si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazione". Tra cui gli insegnanti.

ggetti di età compresa fra i 18 e i 55 anni. E nella scuola italiana, da alcuni anni a questa parte, dietro la cattedra si vedono teste sempre più canute.


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