Scuola, concorso straordinario 2020: chi ha il raffreddore non lo potrà fare

Chi ha il raffreddore non potrà fare il concorso straordinario per la scuola: in palio 32 mila posti a tempo indeterminato con una sola prova scritta, a partire dal 22 ottobre fino al 9 novembre per i precari con almeno tre anni in cattedra. Ma, a parte le polemiche interne alla maggioranza che ormai si trascinano dalla scorsa primavera sull’opportunità o meno di fare il concorso in epoca di pandemia, sui candidati al posto fisso nella scuola - oltre 60 mila in questo concorso riservato - incombe anche il rischio dei sintomi compatibili con il Covid-19. E’ chiaro infatti che non solo non potrà prendere parte alla prova per la stabilizzazione chi è in quarantena o in isolamento per contagio o contatto stretto con un contagiato. Ma per poter accedere alle aule d’esame bisognerà anche non avere la febbre e neppure gli altri sintomi covid come raffreddore, mal di gola.

Il precedente

Il problema dei contagiati o dei candidati in quarantena si era già posto con il test di Medicina, per l’accessso alla facoltà a numero chiuso: chi non ha potuto presentarsi all’esame ha perso l’opportunità di iscriversi. In tutto si tratta di una quarantina di studenti che si sono rivolti al ministero dell’Università: non hanno trovato risposta al loro problema, il ministro ha infatti spiegato di essere dispiaciuto, ma che non c’è niente da fare. Per questo sia i leghisti che il socialista Riccardo Nencini, presidente della commissione Istruzione al Senato è «illegittimo» escludere senza possibilità di una prova suppletiva, coloro che sono alle prese con i problemi del Covid.