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Scuola, concorsi e precari: il punto della situazione. Bianchi: «70 mila prof in cattedra a settembre»

Il ministro dell’Istruzione rivendica la soluzione escogitata nel Decreto Sostegni bis per stabilizzare «in via straordinaria», cioè bypassando il concorso, meno di ventimila precari con l’abilitazione, due terzi dei quali su sostegno: «Non è una sanatoria»

22/05/2021
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Corriere della sera

Orsola Riva

Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi, lo ha ribadito questa mattina il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: i concorsi della scuola, che per oltre un ventennio sono stati merce rarissima (1990, 1999, il mini concorso Profumo del 2012 , il fiasco del concorso riservato ai docenti abilitati del 2016 e l’ultimo, quello straordinario appena terminato per precari con più di tre anni di servizio), dovranno diventare regolari, uno all’anno. «Abbiamo cominciato a delineare i nuovi concorsi, saranno uno all’anno, regolari, in modo che sia possibile per tutti anche programmare le proprie attività - ha detto il ministro a Skytg24 -. Lavorare sugli insegnanti è fondamentale, abbiamo cominciato a delineare una prima immissione, a questa seguiranno altri interventi ma soprattutto abbiamo stabilito la possibilità di assumere 70mila persone».

Tutti i canali di assunzione

La promessa di concorsi regolari non è nuova: praticamente è stata fatta da tutti gli ultimi ministri dell’Istruzione ma ora potrebbe (il condizionale è d‘obbligo) mettere veramente le gambe grazie alle procedure semplificate previste dalla legge Brunetta che elimina la prova preselettiva in favore di una prova secca al computer (a crocette!) seguita dall’orale. Così dovrebbe svolgersi anche il prossimo concorso ordinario per 33 mila nuovi prof delle medie e delle superiori e per altri 12 mila nuovi maestri e maestre bandito l’anno scorso ma rimasto in stand by causa Covid. Nel Decreto Sostegni bis appena varato dal governo però non è stata data ancora nessuna luce verde: è prevista solo una corsia preferenziale per tremila docenti delle cosiddette materie Stem (matematica, fisica e informatica) ma solo per le superiori, non per le medie di cui pure c’è cronica mancanza. Come si arriva allora alle 70 mila assunzioni annunciate oggi da Bianchi? Da un lato si pescherà dalle graduatorie del concorso straordinario per 32 mila posti che è appena finito (mancano solo le prove suppletive previste per i candidati che non hanno potuto partecipare causa Covid): essendo però i posti in palio in alcuni casi addirittura più dei candidati (soprattutto sul sostegno) ed essendoci state anche parecchie bocciature, gli immessi in ruolo dovrebbero essere molti meno: poco più di 25.000. Parallelamente, come prescrive la legge, saranno assunti i precari presenti nelle vecchie Gae e gli idonei di tutti gli ultimi concorsi: altre 22.500 unità secondo i calcoli delSole24ore.

Sanatoria o non sanatoria?

Infine ci sarà una procedura straordinaria (leggi l’ennesima sanatoria) che però dopo lungo braccio di ferro fra le forze politiche (la Lega chiedeva di stabilizzare di tutti e quanti i 150 mila precari che attualmente giacciono nelle graduatorie senza se e senza ma, i grillini non ne volevano sapere, il Pd stava nel mezzo) si è notevolmente rimpicciolita: avranno diritto al posto infatti solo i precari con l’abilitazione a insegnare su posto comune o la specializzazione su sostegno che abbiano già svolto tre anni di supplenze. In tutto fra i 15 e i 20mila docenti, due terzi dei quali su sostegno. L’assunzione non sarà automatica: a settembre partirà un anno di contratto a tempo determinato che sarà confermato in via definitiva solo se i candidati all’assunzione passeranno la prova finale prevista dal decreto; a valutarli ci sarà una commissione esterna che deciderà chi ha diritto a entrare in ruolo e chi no. Una procedura molto più articolata del solito anno di prova, che in genere è considerato una pura formalità. Il ministro Bianchi la rivendica con forza, tanto più visto che in questo modo si eviterà di ripetere il disastro di settembre 2020 quando, su 85 mila cattedre autorizzate dal Mef, ne furono assegnate solo 25 mila, mentre tutti gli altri posti furono dati a dei supplenti che le scuole hanno faticato mesi a trovare: «Non stiamo inseguendo le banalità, non è né una sanatoria che sarebbe offensivo per tutti, né una banalizzazione, è un percorso reale di formazione e di verifica vera delle capacità delle persone». Che non sia una sanatoria però andrebbe spiegato prima di tutto ai freschi vincitori del concorso straordinario che a settembre potrebbero ritrovarsi in cattedra insieme a qualcuno che a quel concorso invece è appena stato bocciato.


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