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Scuola, 250.000 professori in fila per il trasferimento

Oggi parte la mobilità straordinaria prevista dalla legge sulla “Buona Scuola”.

11/04/2016
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Il Messaggero

Con la valigia pronta, un esercito di docenti si prepara a mettersi in viaggio con un'ondata di trasferimenti in massa. E per molti sarà l'occasione, imperdibile, per tornare a casa. Parte infatti la mobilità straordinaria, prevista dalla legge 107 della Buona Scuola, anche per porre rimedio anche al cosiddetto "esodo" dei docenti assunti negli ultimi mesi.
Non parteciperanno solo i docenti neoassunti, circa 87 mila persone tra cui molti insegnanti del Sud ora in cattedra nelle scuole del Nord, ma anche tutti coloro che sono rimasti sulla supplenza annuale proprio per non allontanarsi dalla città di origine e tutti coloro che sono stati assunti entro l'anno scolastico 2014-2015. Oltre al personale Ata (segreterie), ovviamente. Tutti, insomma. Con una platea di trasferimenti che potrebbe quindi raggiungere e superare le 250mila unità.
I TEMPI
Le operazioni inizieranno oggi, con le domande dei docenti per i trasferimenti all'interno delle singole provincie da scuola a scuola che potranno andare avanti fino al 25 aprile. In seconda battuta, partiranno le operazioni relative al personale educativo, Ata e ai docenti di religione dal 26 aprile al 16 maggio. E a maggio, dal 9 al 30, si entrerà nella mobilità straordinaria vera e propria con i trasferimenti province e quindi tra ambiti territoriali e l'apertura di tutti i posti disponibili per tutto il personale già di ruolo.
L'accordo firmato tra il ministero dell'istruzione e i sindacati più rappresentativi prevede che gli assunti entro il 2014/2015 possono fare domanda di mobilità tra scuole, all'interno della provincia, altrimenti tra ambiti. Nel primo degli ambiti richiesti verranno assegnati alle scuole, altrimenti entreranno negli ambiti e potranno ricevere la chiamata diretta dai presidi interessati.
Gli assunti nelle fasi zero ed A del piano di assunzioni della Buona Scuola avranno una sede definitiva nella provincia in cui hanno preso servizio ma possono comunque fare domanda di mobilità territoriale, verso le altre province. Infine gli assunti nelle fasi cosiddette B e C della Buona Scuola, provenienti dal concorso, avranno un ambito tra quelli della provincia in cui sono stati assunti e ugualmente possono fare domanda di mobilità territoriale, verso gli ambiti territoriali delle altre province. Mentre gli assunti nelle fasi B e C della Buona Scuola provenienti però dalle graduatorie ad esaurimento parteciperanno alla mobilità tra tutti gli ambiti a livello nazionale.
I NODI
«Con l'accordo abbiamo impedito che migliaia di docenti finissero indistintamente negli ambiti territoriali - ha spiegato Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola - dobbiamo purtroppo registrare il permanere di sistemi burocratici inadeguati rispetto ai problemi complessi da gestire: 11 giorni per la prima fase sono troppo pochi per presentare la domanda. Un tempo incongruo rispetto al minimo di tre settimane che avevamo preventivato e concordato con il ministero. Saremo a fianco delle persone in questo operazione così delicata».
LA TRATTATIVA
Per i sindacati parte quindi un'ondata di superlavoro per la mobilità e una nuova fase di trattativa sugli ambiti territoriali, tutta da avviare. «Saranno 250 mila i docenti che potrebbero essere interessati dai trasferimenti - spiega Domenico Pantaleo, segretario Flc Cgil - adesso il sindacato si prepara ad affrontare una prossima sequenza contrattuale, che dovrà essere avviata entro 30 giorni, per stabilire le modalità di assegnazione dei docenti dagli ambiti territoriali alle scuole. Per questi lavoratori è necessario un accordo contrattuale ulteriore».
E allora parte una corsa contro il tempo per far sì che, a settembre, ogni classe abbia il suo docente in cattedra.
Lorena Loiacono


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