FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3958434
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Scioperi e studenti in piazza: venerdì nero per la scuola. E sabato manifestazione dei sindacati

Scioperi e studenti in piazza: venerdì nero per la scuola. E sabato manifestazione dei sindacati

Due giorni di disagi per gli studenti con manifestazioni e scioperi in tutta Italia. In contemporanea, sciopero dei mezzi pubblici

25/09/2020
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Fine settimana complicato per le scuole italiane. Questa volta più che il Covid è la rabbia ad essere protagonista. E anche il clima perché in contemporanea con le proteste nazionali riprendono proprio il 25 gli scioperi per il clima con sit-in in varie città d’Italia. Giovedì 24 e venerdì 25 sono in sciopero i sindacati di base. Il 25 sono in piazza anche gli studenti in tutte le città italiane. Ma non tutti insieme: l’Osa sarà davanti al ministero a Viale Trastevere mentre la Rete degli studenti medi e l’Unione degli studenti manifesterà a Montecitorio (per gli studenti di Milano l’appuntamento è in Largo Cairoli). Intanto anche i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno aderito alla manifestazione di sabato dei genitori autoconvocati di «Priorità alla scuola»: si troveranno a Piazza del Popolo alle 15. Insomma in piazza divisi ma accomunati dalla stessa protesta contro i ritardi e le mancanze che hanno caratterizzato l’inizio di questo anno scolastico.

La manifestazione di sabato

I sindacati confederali insieme a Snals e Gilda hanno deciso di non scioperare durante le ore di lezione perché, viste le mille difficoltà legate alla riapertura delle scuole, «non è il momento di ricorrere ad azioni del genere», invece i sindacati di base tirano dritto con il loro sciopero separato indetto per le giornate del 24 e 25 settembre. Una scelta - quella di Usb, Unicobas, Cobas Sardegna e Cub - che già la settimana scorsa aveva innescato un braccio di ferro con il garante degli scioperi Giuseppe Santoro Passarelli che pur riconoscendo la legittimità dell’iniziativa aveva ventilato l’ipotesi che il governo potesse ricorrere alla precettazione. Tanto più dal momento che si tratta di organizzazioni sindacali «non maggiori», la cui astensione potrebbe comunque creare ulteriori disagi alle scuole, già alle prese con la difficile ripartenza segnata dalla mancanza di docenti e banchi, anche se le adesioni fra insegnanti e bidelli non dovessero essere numerose. Disagi aumentati dal fatto che lo sciopero dei Cobas della scuola si incrocia con quello indetta dall’Usb dei trasporti per venerdì 25 settembre «con astensione dalle prestazione lavorative dalle ore 10.00 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 a fine servizio». Saranno garantite le partenze dai capolinea fino alle 10 e dalle 17 alle 20. «I dirigenti scolastici non possono sapere prima quali e quanti docenti aderiranno alla protesta», ha spiegato il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Antonello Giannelli. Per questo in genere le scuole comunicano alle famiglie che «non potrà essere garantita la didattica».

La protesta dei Cobas

I sindacati di base non prenderanno parte invece alla manifestazione indetta dai confederali per sabato pomeriggio, da essi bollata come «inutile e pretestuosa, perché fatta da organizzazioni sindacali che hanno condiviso tutti i passaggi fatti dal Governo». Tutt’altro il tono usato dai rappresentanti dei lavoratori della scuola delle maggiori organizzazioni sindacali per spiegare la scelta di aderire alla manifestazione per la scuola indetta dal comitato Priorità alla scuola al di fuori dell’orario scolastico. «Non è il momento di ricorrere ad azioni di sciopero in questa fase, nella quale l’impegno si indirizza soprattutto a favorire il ritorno in sicurezza alle attività in presenza - spiegano parlando a una voce sola FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams -. Questa la linea di comportamento seguita in questa circostanza, con la scelta di essere presenti alla manifestazione promuovendo la più larga partecipazione del personale scolastico. È invece il momento di fare scelte coraggiose per combattere disuguaglianze, dispersione, precarietà, destinando parte consistente dei fondi Next Generation Ue ai luoghi dove le prossime generazioni dovranno crescere e formarsi». E ancora: «Fare di istruzione e formazione temi centrali nelle scelte di investimento, a partire dalla destinazione delle risorse del Recovery fund. Rinsaldare l’alleanza tra scuola e società, riconoscere al lavoro nella scuola dignità e giusto valore, garantire su tutto il territorio nazionale edifici scolastici sicuri e adeguati a una didattica innovativa, rimuovere alla radice le cause del divario digitale, supportare efficacemente le istituzioni scolastiche sotto il profilo dei presidi igienico sanitari per consentire uno svolgimento in sicurezza delle attività didattiche, evitando il rischio di nuove chiusure». La manifestazione si svolgerà in Piazza del Popolo a Roma a partire dalle 15.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL