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Sanità, la Grillo azzera il Consiglio superiore

Con una mail inviata ai trenta professori e scienziati che ne facevano parte

04/12/2018
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Il Messaggero

Con una mail inviata ai trenta professori e scienziati che ne facevano parte, il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha azzerato il Consiglio superiore di sanità. Dal preside di Medicina all'Università Cattolica di Roma, Rocco Bellantone, al primario del San Raffaele di Milano, Antonio Colombo, dal docente della Sapienza, Francesco Bove, al farmacologo Silvio Garattini, sono stati tutti rimossi con due anni di anticipo rispetto alla durata del mandato. Ma il vero obiettivo del ministro è la presidente del Consiglio superiore di sanità, Roberta Siliquini, preside di Medicina a Torino, che ieri ha spiegato: «In sei mesi non abbiamo mai avuto il piacere neppure di incontrare il ministro Giulia Grillo». Ma che sia lei l'obiettivo principale dell'operazione «tutti a casa» lo conferma la Grillo nella dichiarazione consegnata al solito post su Facebook: «Sono sicura che alcuni componenti del Consiglio superiore di sanità possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica».
FIDUCIASintesi: con la professoressa Siliquini non c'è «fiducia e piena sintonia». Giulia Grillo è del M5S, ma anche la Lega ha condiviso questa operazione. E non c'è un unico casus belli, anche se come spesso capita negli ultimi tempi c'entra anche il tema dei vaccini. Nel luglio scorso, la Grillo convocò una conferenza stampa sull'ipotesi controversa dell'autocertificazione. Roberta Siliquini, subito dopo, inviò una lettera al Quotidiano della sanità, in cui richiamava quanto detto in quella conferenza stampa: «È stato messo in dubbio il piano nazionale dei vaccini, stilato in modo condiviso da una autorevolissima commissione di scienziati insediatasi in seno al Consiglio superiore di sanità, con illazioni sulla loro indipendenza. Trovo questo fatto pericoloso». Perché proprio ieri la Grillo ha varato l'operazione «tabula rasa»? Lei stessa lo spiega: «La decisione andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento». Ora o mai più. La Siliquini e il resto del Consiglio erano al secondo mandato, confermati dal precedente governo, dunque dall'allora ministro Beatrice Lorenzin, il primo dicembre 2017. Giulia Grillo: «Siamo il governo del cambiamento, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato. Come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli».
LA REPLICALa professoressa Siliquini: «Si può decidere un ricambio, ma non è normale in questo modo. Non ho mai avuto il piacere di conoscere il ministro Grillo o i suoi collaboratori. Eppure, questo è il più alto organo consultivo del ministro della Salute. Non siamo neanche riusciti a litigare, visto che non l'abbiamo vista». Forse vi hanno considerati come troppo vicini alla Lorenzin? «Può essere, ma tengo a sottolineare che questo è sempre stato un organismo totalmente libero scientificamente, non abbiamo mai fatto politica». Vi fanno pagare la vostra posizione sui vaccini? «Tutto può essere, per carità». Silvio Garattini osserva: «Io non so quale possa essere il motivo della rimozione, nei circa 15 anni in cui sono stato componente del Css, non è mai successo. Peccato che il ministro non ci abbia mai incontrato».
Mauro Evangelisti


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