Resto del Carlino-Sindacati della scuola: in sciopero il 70% dei docenti

Sindacati della scuola: in sciopero il 70% dei docenti

Scuole semideserte ieri in città ed in provincia: più del 70 per cento dei docenti ha aderito allo sciopero proclamato da tutti i sindacati del settore. Alle materne ed elementari la maggioranza dei genitori ha preferito tenere a casa i bambini, senza neppure verificare se qualche docente non avesse aderito all'agitazione. Molti ragazzi delle superiori hanno invece raggiunto l'edificio scolastico, anche per avere notizie sull'eventualità di un proseguimento delle iniziative di protesta contro la guerra in Iraq. L'occupazione studentesca è rientrata in 5 dei 7 istituti modenesi mobilitati. Continuano i presidi solo al Selmi e al Cattaneo. Niente occupazione. Aule comunque vuote, per l'adesione massiccia dei docenti allo sciopero. Sono rimaste completamente chiuse le scuole Meucci di Carpi, le elementari di Pavullo, alcune medie modenesi e molti plessi di elementari e materne. "Una partecipazione così alta all'agitazione non si vedeva da un pezzo '#8212; commenta Corrado Colangelo segretario provinciale della Cgil scuola '#8212; ma c'era da aspettarselo, in quanto alla rabbia per un contratto da 15 mesi scaduto e per una scuola che rischia di andare allo sbando, gli insegnanti hanno aggiunto l'emozione delle vicende di guerra in Iraq, che non possono lasciare indifferente chi svolge l'attività di educatore". Centinaia di docenti hanno partecipato alla manifestazione regionale a Bologna. "L'adesione allo sciopero '#8212; commenta Robertino Capponcelli della Gilda '#8212; per gli iscritti al nostro sindacato ha toccato punte del 90 per cento".
Duro il commento di Isabella Bertolini, coordinatrice di Forza Italia, per la presenza nel corteo bolognese dell'assessore regionale all'istruzione Mariangela Bastico: "La Bastico '#8212; spiega la rappresentante di Fi '#8212; non garantisce più l'equilibrio indispensabile a chi svolge un ruolo istituzionale. Inoltre confonde politica ed istituzioni, guerra e stipendi, pace e protesta sindacale, con l'intento di creare disinformazione e timori negli addetti ai lavori. Il suo scopo non è il bene degli insegnanti, ma quello di impedire una riforma che consentirebbe alla scuola un salto di qualità".
Grazia Franchini