FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3779313
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Resto del Carlino-Rovigo-No ai tagli indiscriminati e al test antidroga negli istituti

Resto del Carlino-Rovigo-No ai tagli indiscriminati e al test antidroga negli istituti

No ai tagli indiscriminati e al test antidroga negli istituti" A leggere i giornali di questi giorni c'è da restare sbalorditi per alcune affermazioni relative al mondo della scuola e alle nume...

25/09/2003
Decrease text size Increase text size
Il Resto del Carlino

No ai tagli indiscriminati e al test antidroga negli istituti"

A leggere i giornali di questi giorni c'è da restare sbalorditi per alcune affermazioni relative al mondo della scuola e alle numerose problematiche che vi si innestano. E' di qualche giorno fa l'intervento del Direttore Scolastico Regionale, dott. Martinelli, che bacchettava gli Enti Locali perché non si muovono, celeri come lui vorrebbe, nel tagliare plessi, accorpare scuole, ridurre il numero degli alunni portatori di handicap bisognosi di insegnanti di sostegno e quindi ulteriore fonte di spesa per la nostra scuola veneta. Secondo lui gli amministratori temporeggiano, fedeli alla logica del "vedaremo" in attesa di finire il loro mandato e di lasciare ad altri la patata bollente. Che il dott. Martinelli sia fedele interprete e traduttore della volontà del governo Berlusconi è cosa del tutto evidente: i giornali di sabato scorso davano la notizia di nuovi e ulteriori tagli ai fondi delle scuole statali, che in 3 anni hanno visto ridursi del 40% gli stanziamenti destinati a corsi di recupero, assistenza all'handicap, a corsi di bilinguismo ed a molti altri progetti di forte valenza didattica. Per contro c'è stato invece un forte incremento dei finanziamenti a favore della campagna di comunicazione sulla riforma Moratti, una riforma ancora da venire, tranne che per minime anticipazioni sperimentali su aspetti che in realtà o non sono affatto innovativi o sono del tutto fallimentari, come risulta dalla scarsissima adesione delle famiglie italiane e venete all'ingresso anticipato nella scuola materna ed elementare.
Mi chiedo con quale coraggio ancora si continui a sbandierare la riforma della scuola come un successo del governo Berlusconi. Come può essere scuola di qualità quella in cui non si investe se non per aspetti marginali e si taglia invece su tutti i servizi più essenziali? Vorrebbero per favore Martinelli e il nostro ministro Moratti (certamente vittima di Tremonti) ricordare che per l'edilizia scolastica il nostro governo non ha stanziato nulla nel 2002 e solo briciole nel 2003? Vorrebbero tenere a mente che gli Enti Locali non hanno ancora visto un solo euro che consenta di volgere le funzioni loro attribuite dalla legge in materia scolastica? Vorrebbero dimostrare coi fatti e non a chiacchiere che considerano la scuola statale non solo come un costo da sopportare per i contribuenti ma come un servizio alle persone e un investimento per tutta la società? L'inserimento degli alunni con handicap così come la lotta all'insuccesso e alla dispersione scolastica sono una scommessa per chi lavora seriamente nella scuola, ma non si possono fare a costo zero. E se gli amministratori risultano cauti nel procedere in ordine a tagli e razionalizzazione delle scuole è perché conoscono bene i problemi del territorio e cercano la soluzione migliore, non la più rapida e aziendalistica. Rivedere il piano di dimensionamento è operazione che questa Provincia sta portando avanti da mesi con senso di responsabilità, cognizione di causa e con la collaborazione di tutti i soggetti territoriali: Comuni, scuole, sindacati. E quanto all'edilizia scolastica, vorrei far presente che la Provincia di Rovigo in soli 2 anni (2002/2003) fra interventi di manutenzione, operazioni di messa a norma o costruzione di nuove scuole ha impegnato oltre 6 milioni di euro: altro che inerzia degli enti locali!
Un'altra parola vorrei spendere sulla proposta avanzata dall'assessore regionale Serrajotto circa l'opportunità di introdurre nelle scuole il test antidroga, test sulla saliva già in uso presso la polizia inglese e sperimentato dalla nostra Polizia di Stato. Ma appunto qui sta il problema: a parte tutti i dubbi già espressi da pedagogisti circa la reale efficacia di questi metodi, i nostri insegnanti non sono e non devono trasformarsi in poliziotti, né tantomeno i compagni di scuola diventare "spie" del dirigente scolastico, come è successo in un istituto di Treviso. Ma come potrebbero i ragazzi crescere sereni in un clima poliziesco e di sospetto? Mi pare che la proposta dell'assessore regionale faccia il paio con quella apparsa sui giornali alcuni mesi or sono avanzata dal Comune di Rovigo: i vigili per scovare gli studenti che "bruciano" la scuola, proposta fortunatamente caduta nel dimenticatoio perché evidentemente non ha trovato molti consensi. Nessuno nega che il fenomeno della droga tra i banchi di scuola sia gravissimo, come del resto il bullismo, di cui purtroppo si parla molto meno, ma ritengo che le strategie che la scuola deve mettere in atto per farvi fronte siano di ordine educativo e non poliziesco. Alle famiglie, se hanno dubbi sui loro figli, spetta attivarsi per fare gli opportuni controlli, anche medici, e valutare con l'aiuto dei Sert o di altri organismi le azioni da intraprendere, senza scaricare questo compito sulla scuola.
Capisco che nella società del "tutto e subito" e dell'efficientismo questo possa dare fastidio perché i progetti educativi hanno i tempi lunghi della formazione e inoltre non sono demandabili ad un solo soggetto, coinvolgendo invece la famiglia e la società intera. Ritengo però che ognuno debba svolgere il ruolo che gli compete, senza abbandonarsi alla tentazione di facili (e spesso solo apparenti) soluzioni per problemi molto complessi.
(*) Assessore provinciale

alla Pubblica Istruzione

di Gioia Beltrame (*)


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL