Resto del CArlino-Reggio-Pronti via, tutti in cattedra Coi sindacati in fermento

Pronti via, tutti in cattedra
Coi sindacati in fermento

Inizia l'anno scolastico: tutti gli insegnanti sono in cattedra. Però c'è fermento sindacale. Casi di classi numerose. L'avvio delle riforma alle materne ed alle elementari. I precari sono sul piede di guerra.
Il dirigente del Centro servizi amministrativi, (ex provveditorato) Vincenzo Aiello (nella foto), dice: "Abbiamo concluso il 31 agosto tutte le operazioni di nomina del personale: è la prima volta che capita, una tradizione del genere era consolidata per la scuola elementare e materna; restano da coprire posti marginali. Sono stati conferiti al personale della scuola contratti di lavoro annuali, per 1253 posti completi, più 80 nomine parziali".
Le scuole della nostra provincia sono partite con tutto il personale dal primo settembre. Continua Aiello: "Proprio per questo lavoro intenso, svolto in condizioni non facili, bisogna riconoscere il grande impegno, competenza, professionalità e senso di responsabilità del settore degli organici e delle supplenze del Csa e dei dirigenti scolastici delle scuole per gli incarichi. Il confronto con il sindacato non è stato facile, però, complessivamente corretto, tanto da portare a risultati positivi nell'interesse del servizio e della collettività scolastica. Il numero degli insegnanti è aumentato e anche quello degli alunni; però, da qualche anno, capita che dopo il 30 ottobre il numero di chi frequenta sia minore del numero degli iscritti. I capi d'istituto potevano assumersi la responsabilità dello sdoppiamento per le classi che superano le soglie previste dalla normativa; nella provincia si è verificato qualche caso. Le cattedre sono passate a 18 ore per disposizione ministeriale, abbiamo cercato di attenuare il decreto".
Il segretario provinciale della Cgil scuola, Mauro Montagnani, non è d'accordo: "Nel numero assoluto dei docenti si nota una leggera flessione alle elementari, medie e superiori, e un lieve aumento alle materne, di fronte alla percentule considerevole con cui sono aumentati gli studenti non sembra essere corrisposto un altrettanto adeguato aumento dei docenti. Quelli di sostegno non mancano, ma sono stati assegnati con numerose deroghe e non sappiamo come sarà la situazione con la ridefinizione dei criteri delle stesse. L'aver portato tutte le cattedre delle superiori a 18 ore ha fatto diminuire la flessibilità per la realizzazione dei progetti del Pof e per la disponibilità a sostituire i colleghi assenti".
La segretaria provinciale scuola della Cisl, Monica Leonardi, aggiunge: "Ci sono punti di sofferenza: quelli degli anni scorsi, più acuiti: il numero dei disabili per classe, i casi di classi numerose, i casi di docenti utilizzati e in sovrannumero che hanno 'perso' la cattedra, le deleghe per l'handicap".
Dallo Snals, il vice presidente provinciale scuola, Ermanno Poli, afferma: "Per alcune materie i posti sono diminuiti per altre aumentati, per la legge della compensazione tra le diverse scuole, i problemi riguardano i precari, il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie nelle scuole, l'avvio della riforma scolastica, l'edilizia scolastica non sempre adeguata, esiste la possibilità di disporre di un organico d'istituto e avere più classi per motivi logistici e numerici".

di Mariagiuseppina Bo

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