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Resto del Carlino-Occorre poter scegliere"

"Occorre poter scegliere" ROMA Tempo pieno, tempo modulare. Esigenze delle famiglie, esigenze dei bambini. Dove sono le differenze tra i due percorsi della scuola elementare? E' quello che ab...

27/09/2003
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Il Resto del Carlino

"Occorre poter scegliere"

ROMA Tempo pieno, tempo modulare. Esigenze delle famiglie, esigenze dei bambini. Dove sono le differenze tra i due percorsi della scuola elementare? E' quello che abbiamo chiesto a Raffaella Lanari, insegnante dal '78. Una grande esperienza in cattedra e una grande esperienza in famiglia: tre figli per i quali operare scelte precise.
"Si tratta di due tipologie diverse. Una, quella relativa al tempo pieno, pone più attenzione al sociale, alle esigenze delle famiglie. L'altra ha tempi più contratti. Ma, va chiarito, i curricula sono identici".
Nel senso che il programma che viene svolto è lo stesso?
"Assolutamente sì. Nel tempo pieno il percorso è più disteso ma la didattica e l'offerta formativa sono le stesse".
Preferenze?
"No, entrambi i percorsi hanno una grande valenza positiva e la scelta, spesso, non è determinata solo dalle esigenze familiari, magari il lavoro dei genitori o altri problemi, ma anche dalle attitudini del bambino".
In che senso?
"Ci sono dei piccoli che non riescono ad affrontare le 8 ore a scuola, la costrizione lunga nel banco. Oppure non sono capaci di concentrarsi per l'apprendimento in condizioni diverse da quelle della loro casa. Ci sono anche questi aspetti da considerare. Per alcuni piccoli la permanenza a scuola l'intera giornata è assolutamente normale, per altri no. Anche per questo motivo è essenziale che esista la possibilità di scegliere il percorso e che esistano entrambi".
I più grandi, ad esempio, hanno esigenze diverse..
"Certo, in quinta devono cominciare ad affrontare il capitolo dello studio individuale".
E con la Riforma secondo lei interverranno cambiamenti?
"Secondo me le garanzie sono solo sulle 27 ore obbligatorie mentre per il resto c'è la sensazione che si possa ricorrere ad altre formule come i contratti d'opera".
Che sono?
"Contratti a termine già utilizzati oggi per garantire la copertura di altre materie".
Quindi riducendo il ruolo degli insegnanti?
"E' la nostra grande preoccupazione, anche se poi le elementari vengono riconosciute come la scuola dell'eccellenza".


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