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Resto del Carlino-La vostra scuola non avrà valore fuori regione

"La vostra scuola non avrà valore fuori regione" BOLOGNA '#8212; O accordo o rottura. Col rischio per gli studenti emiliano-romagnoli di ritrovarsi con qualifiche formative "valide solo nel te...

18/09/2003
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Il Resto del Carlino

"La vostra scuola non avrà valore fuori regione"

BOLOGNA '#8212; O accordo o rottura. Col rischio per gli studenti emiliano-romagnoli di ritrovarsi con qualifiche formative "valide solo nel territorio della regione". Forza Italia, dopo la dura battaglia in consiglio regionale sulla legge Bastico, chiama a Bologna la vice Moratti, il sottosegretario Valentina Aprea, e porta al massimo il pressing sulla giunta di centrosinistra, dopo che il governo ha impugnato in estate la legge regionale su scuola e formazione.
L'avvertimento a Bastico ha toni concilianti, ma sostanza da ultimatum. "Noi vogliamo lavorare con le Regioni- attacca Aprea- ma condividendo standard nazionali di apprendimento, perchè i diplomi possano avere valore nazionale ed europeo. Anche con l'Emilia-Romagna ci sono intese tecniche a livello avanzato, potremmo dire a un punto di non ritorno. O queste intese vengono confermate, oppure le qualifiche professionali avranno valenza solo regionale, cioè solo in base alla legge 144 e non a quella sull'obbligo formativo".
Un avvertimento non da poco. In che situazione si troverebbero gli studenti emiliano-romagnoli con il rischio che il loro titolo professionale non abbia valore al di fuori della regione?
Secondo la sottosegretaria Aprea lo scontro con l'Emilia-Romagna non lo ha cercato il governo, neanche sul piano delle prerogative istituzionali. E all'argomento di viale aldo moro secondo cui la formazione è di esclusiva competenza regionale, la viceministro risponde così: le leggi Moratti e Biagi "di fatto hanno messo in discussione il sistema scolastico e formativo dell'apprendistato. Ma nella legge costituzionale 3, che ha introdotto il concetto di legislazione concorrente, e quindi il partenariato istituzionale ai diversi livelli, le varie prerogative sono però indicate con chiarezza. E lo stato è competente sulle norme generali per l'istruzione".
La legge Moratti "ha chiarito che lo stato deve garantire i livelli formativi essenziali anche su materie di competenza delle Regioni". E la concertazione con le Regioni, ricorda l'esponente del governo, sta già dando buoni frutti non solo con le regioni poliste del Nord ma anche con quelle a guida Ulivo come Campania, Umbria e Toscana, che si avviano a varare "qualifiche professionali di primo livello con valore nazionale".
Ce n'è abbastanza quindi per invitare l'Emilia-Romagna, dall'alto "della sua grande tradizione nel campo della formazione professionale", a "individuare il modello più coerente" con la legge Moratti".
"Sono sicura- conclude Aprea- che l'assessore Bastico comprenderà che l'Emilia-Romagna non può rimanere indietro e non partecipare a questo tipo di percorso".
r. reg.

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