Resto del Carlino-Ecco la nuova maturità:esame dal volto "umano"

Ecco la nuova maturità:esame dal volto "umano"

ROMA '#8212; E' cominciato il conto allo rovescia per gli esami di maturità, che prenderanno il via il 19 giugno. Il ministero dell'istruzione ha promosso una campagna di informazione, partita in questi giorni, attraverso radio tv, Internet e la distribuzione alle scuole di una guida al "nuovo" esame, opuscolo stampato in 750 mila copie.
Due sono le novità della maturità di quest'anno: la riforma della commissione d'esame e quella del colloquio.
Il vademecum
Le commissioni saranno composte solo da docenti interni con il solo presidente, che sarà un esterno. In particolare esigenze di risparmio hanno indotto a una modifica rispetto alle precedenti edizioni. Fino all'anno scorso il presidente serviva per due commissioni, da quest'anno invece il commissario esterno sarà presidente di tutte le sezioni di una sede scolastica.
L'altra novità, sicuramente meno gradita agli studenti, riguarda le modalità dei colloqui. Una recente ordinanza partita dal ministero di viale Trastevere ridimensiona le tesine e valorizza le domande sulle materie del programma dell'ultimo anno. Il secondo comma dell'articolo 18 di questa ordinanza recita: "Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve vertere su argomenti proposti al candidato attinenti le diverse discipline, anche riservate per aree disciplinari".
Nell'ordinanza dello scorso anno non c'era traccia del "preponderante rilievo" che si intede dare alla seconda parte del colloquio, che normalmente esordisce con l'illustrazione della cosiddetta tesina, ovvero di quel lavoro personale, svolto secondo un'ottica interdisciplinare, che i candidati presentano su un tema da loro prescelto.
L'esortazione fatta alle commissioni, perché rivalutino quella che una volta si chiamava l'interrogazione, ha fatto pensare che il ministro Moratti abbia implicitamente chiesto ai commissari più severità e rigore. I più critici hanno anche gridato che siamo di fronte a una restaurazione del nozionismo.
Il cambiamento in realtà nasce alla convinzione che le tesine abbiano creato un mercato di elaborati già fatti e che si tramandano da una classe all'altra o che possono essere direttamente presi da Internet.
Insomma, a sentire gli addetti ai lavori, sarebbe seriamente compromessa la credibilità di queste tesine.
"Dare più spazio al colloquio '#8212; osserva Giorgio Rembado, dell'associazione nazionale presidi '#8212; piuttosto che agli elaborati portati dai singoli studenti è un modo per dare più peso alle valutazioni dirette e per cogliere le reali capacità del candidato nell'elaborare e costruire ragionamenti, analisi, informazioni sulle materie di programma. Quindi la novità intende restituire serietà all'esame e offrire al colloquio una funzione più autentica nella messa a fuoco del profilo del candidato".
Meno materie
Gli studenti dovranno impegnarsi di più nella prova orale e non basterà solo esibirsi nell'elaborato a piacere.
I candidati insomma dovranno anche dimostrare capacità nel rispondere alle domande dei commissari. Nulla da temere, se si pensa che dall'altra parte del tavolo ci saranno docenti, che ben conoscono i candidati e che quindi i lati deboli e quelli forti di ciascuno.
A questo proposito si ricorda che il ministro Moratti pensa di ridurre il numero delle materie nelle superiori, appesantite, a suo avviso, da un numero di discipline superiore a quello delle scuole nell'Unione europea. Se l'intenzione si concretizzerà in un taglio di materie dal prossimo anno anche il colloquio farà meno di paura di quanto non ne faccia ora.
di Giovanni Morandi