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Repubbllica-Scuola, la riforma accelera lo scontro si sposta alla Camera

La commissione cultura approva la legge Moratti, da oggi in aula. Anche la maggioranza chiede modifiche Scuola, la riforma accelera lo scontro si sposta alla Camera MARIO REGGIO ROMA - La ...

06/02/2003
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la Repubblica

La commissione cultura approva la legge Moratti, da oggi in aula. Anche la maggioranza chiede modifiche
Scuola, la riforma accelera lo scontro si sposta alla Camera

MARIO REGGIO

ROMA - La Commissione Cultura della Camera ha approvato la legge delega sulla riforma dei cicli scolastici, respingendo i 700 emendamenti presentati dall'opposizione. Il testo, composto da sette articoli, andrà oggi in aula per la discussione e il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito presentate dall'Ulivo e Rifondazione Comunista. Lunedì prossimo passerà all'esame dell'assemblea.
Per la maggioranza la parola d'ordine è "fare in fretta", per evitare che la legge delega ritorni in Senato con il rischio che faccia la fine della riforma Berlinguer, approvata al termine della scorsa legislatura, e bloccata dal governo Berlusconi. Una volta approvata dalla Camera, infatti, l'esecutivo avrà 24 mesi di tempo per preparare e far approvare i decreti legislativi di attuazione.
Che l'imperativo "fare in fretta" sia reale viene confermato anche dalla relatrice in Commissione Cultura della Camera, Angela Napoli di Alleanza Nazionale. "L'accordo tra i partiti di maggioranza c'è stato, la legge delega non va cambiata, ma durante il dibattito in aula verranno presentati una serie di ordini del giorno, che fatti propri dal governo, saranno vincolanti - afferma l'onorevole Napoli - da parte mia credo sia opportuno puntualizzare alcuni passaggi della riforma come lo modifica dello stato giuridico dei docenti, fermo dal '74, senza prescindere dall'accordo con le organizzazioni sindacali; l'impegno a tenere conto dei docenti che hanno frequentato le scuole di specializzazione universitarie, gli insegnati di sostegno specializzati ma senza titolo abilitante, la necessità di affiancare al maestro prevalente alle elementari una serie di insegnanti specifici, come quelli all'educazione motoria".
Quali sono i punti qualificanti della legge delega? In primo luogo l'anticipo scolastico volontario per la materna e la scuola elementare per i bambini che compiono 3 anni e 6 anni entro il 28 febbraio dell'anno successivo all'apertura delle scuole. Percorso comune fino alla terza media, poi lo studente dovrà scegliere tra gli otto licei e la formazione professionale. Scompare l'obbligo scolastico fino a 15 anni, sostituito dal "diritto dovere" d'istruzione fino ai 18 anni.
La notizia del via libera della Commissione Cultura ha provocato una serie di reazioni negative. "Nel disinteresse generale del governo e della maggioranza, il ministro Moratti, rappresentando solo se stessa, continua a portare avanti questo progetto - è il commento dei Verdi - reazionario ed inutile, criticato da tutti, che nessuno difende". Per il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, con la riforma Moratti "viene riproposto un modello anno '50, che già faceva capire chi avrebbe comandato e chi avrebbe subito. Perché dividere i bambini in un'età in cui non possono scegliere e scaricare tutto sulle famiglie? È un modello di selezione sociale che non esiste più, un modello di divisione. È poi odioso che per risparmiare quattro lire si elimino le classi di sostegno - conclude Epifani - il ministro Maroni prima di presentare il libro bianco sulla povertà, perché non chiede al governo di eliminare questa vergogna?".


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