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Repubblica-Via Libera agli aumenti

Allo studio nuove strade per la carriera dei docenti. Ma tra pochi mesi si ricomincia: la parte economica scade il 31 dicembre Soddisfatti Cgil, Cisl, Uil e Snals "Un buon accordo per un milione d...

17/05/2003
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la Repubblica

Allo studio nuove strade per la carriera dei docenti. Ma tra pochi mesi si ricomincia: la parte economica scade il 31 dicembre
Soddisfatti Cgil, Cisl, Uil e Snals "Un buon accordo per un milione di lavoratori". Contrari Gilda e Cobas "Una miseria, serve un referendum"
MARIO REGGIO

ROMA - Firmato il contratto della scuola. Dopo sette mesi di serrate trattative, ieri mattina Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno siglato l'accordo con l'Aran. Per tutto il personale, 850 mila insegnanti e 260 amministrativi e ausiliari, l'aumento di stipendio verrà pagato in due tranche: la prima a partire dal primo gennaio del 2002, quindi anche gli arretrati, la seconda dal 1 gennaio del 2003. La parte normativa scadrà a fine 2005, quella economica a fine 2003.
La trattativa sul contratto, scaduto il 31 dicembre del 2001, è stata lunga ed a tratti durissima, segnata da una giornata di sciopero nazionale. Oltre allo scontro sulle richieste economiche, il confronto si è più volte bloccato sulla parte normativa e in particolare sulle prerogative delle Rappresentanze sindacali unitarie nelle trattative a livello regionale e scolastico.
Al termine di una nottata passata a limare i contenuti, ieri mattina alle 13.45, la piattaforma è stata siglata dalle parti. Ora passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori e già la Gilda, che si è ritirata per protesta dal tavolo negoziale e i Cobas che non ci hanno mai creduto, promettono battaglia.
Veniamo ai punti principali del contratto. Per il personale docente l'aumento globale medio sarà di 147 euro. Per i tecnici-amministrativi la crescita media sarà di 93 euro. Ed a luglio verranno pagati gli arretrati a partire dal primo gennaio del 2002. Si decentra la contrattazione: il rapporto ministero-sindacati riguarderà solo la mobilità del personale. Tutto il resto verrà gestito a livello regionale o di singolo istituto. Il contratto conferma la centralità decisionale del collegio dei docenti e le prerogative sindacali delle Rsu. Tutte le norme saranno raggruppate in un testo unico e viene creata una commissione per esaminare nuove strade per promuovere la carriera dei docenti, oltre al parametro dell'anzianità di servizio.
Il ministro Letizia Moratti non nasconde la sua soddisfazione: "È un accordo che riconosce, anche economicamente, l'importante funzione svolta dagli insegnanti. Lo sforzo finanziario è stato notevole, gli elementi di novità del contratto rappresentano un incoraggiamento ai docenti perché rafforzino la loro fiducia nel proprio lavoro". Al termine della maratona con l'Aran, il segretario della Cgil scuola, Enrico Panini, ha dichiarato: "Da oggi, finalmente, i lavoratori della scuola hanno un buon contratto di lavoro. Il contratto conferma, pur tra mille difficoltà, un processo di valorizzazione del lavoro nella scuola statale e ribadisce che i valori della scuola pubblica si basano sulla cooperazione, sul coinvolgimento e sulla responsabilità". Il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, commenta: "È un segnale positivo per il Paese, che apre la strada alla chiusura degli altri contratti del pubblico impiego". I Cobas stroncano l'accordo: "Un contratto miseria, una mancia per chi avrà la fortuna di mantenere il posto. Un contratto che verrà pagato dai risparmi sulla pelle di 20 mila docenti e 50 mila maestri in esubero - dichiara il portavoce Piero Bernocchi - ora chiediamo un referendum tra i lavoratori della scuola".


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