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Repubblica-Una sinistra moderna? Fatto.

Una sinistra moderna? Fatto. dal ''Venerdì di Repubblica'' Curzio Maltese 11/4/03 Se i pacifisti sono '...

12/04/2003
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la Repubblica

Una sinistra moderna? Fatto.
dal ''Venerdì di Repubblica''
Curzio Maltese 11/4/03


Se i pacifisti sono 'oggettivamente' dalla parte di Saddam, allora anche chi è contrario alla pena di morte sarà oggettivamente dalla parte degli assassini? Finché a sostenere tesi stupidamente fanatiche come questa sono i berluscones arruolati nella guerra televisiva, la cosa rientra nella normalità. Non c'è persona dotata di buonsenso che ormai sprechi tempo a seguire i salotti del telerisiko, popolati da casi umani, sorridenti esperti di bombe e dark ladies miliardarie eccitate dalla vista del sangue, tutti insieme appassionatamente per difendere la causa del più forte. La faccenda diventa penosa quando invece a sostenere l'equazione pacifisti-guardia di Saddam sono i cosiddetti riformisti. L'ennesima prova di una subalternità culturale al modello berlusconiano. Non ricordo una sola riforma proposta dai neoriformisti, in compenso bravissimi ad approvare di volta in volta ciò che gli passa davanti. Saranno dieci anni che Berlusconi, che conosce la storia del movimento operaio quanto Ingrao conosce la storia del Telegatto, cerca di dettare le regole di una sinistra moderna. L'incredibile è che gli avversari gli credono e si adeguano.
Una sinistra moderna, secondo Berlusconi, doveva abbandonare il sostegno alla magistratura indipendente: fatto.
Una sinistra moderna al governo, nel '#8216;96, avrebbe dovuto rinchiudere nel cassetto per sempre il conflitto di interessi: fatto.
Una sinistra moderna oggi non scende in piazza a difendere i diritti e la pace o perlomeno, se proprio vi è costretta, si mostra scettica e critica: fatto.
Una sinistra moderna accetta che il servizio pubblico finisca nelle mani del padrone di Mediaset e si accontenta di un presidente di garanzia che non garantisce un bel nulla: fatto.
Una sinistra moderna e quindi berlusconiana è una sinistra che, con 1'80 per cento del paese pacifista, riesce a farsi la guerra sulla guerra. Fatto.
Ma quanto può questo gioco al massacro? La sinistra italiana ha sempre avuto la tendenza ad assoggettarsi nel tempo all'egemonia dell'avversario. Il riformismo d'osservanza berlusconiana di oggi è figlio del Pci "democristiano" d'una volta. L'Ulivo del '#8216;96 ha rappresentato la rottura, l'eccezione vincente, l'offerta di un'alternativa che era anche di valori, bene incarnata nel leader Prodi che è quanto di più lontano si possa immaginare dall'universo berlusconiano. La sinistra tornerà a vincere quando capirà che nella nuova destra non c'è nulla di moderno, nessuna lezione da apprendere. È soltanto la forma italiota e provinciale di una reazione mondiale destinata a fallire. I falchi del Pentagono stanno al declino dell'impero americano come i generali dell'Armata rossa stavano alla caduta dell'impero sovietico.


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