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Repubblica-Sollevazione contro il bonus Abolitelo, è incostituzionale

LA SCUOLA CHE CAMBIA L'opposizione insorge contro il decreto, proteste anche tra gli studenti. Il Vaticano: "Passo incoraggiante verso la parità" Sollevazione contro il bonus Abolitelo,...

04/09/2003
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la Repubblica

LA SCUOLA CHE CAMBIA
L'opposizione insorge contro il decreto, proteste anche tra gli studenti. Il Vaticano: "Passo incoraggiante verso la parità"
Sollevazione contro il bonus Abolitelo, è incostituzionale"
La Margherita: "Un'elemosina" I Verdi: "Misura da revocare" Rifondazione: "È l'ultima spallata all'istruzione pubblica"


ROMA - "Iniquo", "incostituzionale", "discriminatorio". Il decreto che prevede contributi alle famiglie che iscrivono i figli nelle scuole non statali provoca reazioni dure. È in gioco, per alcuni, la legittimità costituzionale del provvedimento e per questo Letizia Moratti sarà chiamata a rispondere nell'aula del Senato. "Il contributo è un'elemosina", dice Pierluigi Castagnetti, della Margherita. "È la prima volta che lo Stato dichiara per legge di disinteressarsi della qualità delle scuole frequentate dai ragazzi italiani. Questa è una concessione a una cultura mercantilistica di diritti fondamentali come quello all'istruzione". Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds in Commissione Istruzione del Senato, chiede che il ministro Moratti vada "subito in Senato per spiegare se il governo Berlusconi intende rispettare gli articoli 33 e 34 della Costituzione". Fortemente critica Titti De Simone, capogruppo di Rifondazione comunista alla Commissione scuola della Camera: "È un'ulteriore spallata alla scuola pubblica da parte di questo governo". Che il decreto sia in conflitto con la Costituzione lo denuncia anche il segretario nazionale del Pdci, Oliviero Diliberto: "Un'aperta violazione del dettato costituzionale". Chiede la revoca del decreto il verde Alfonso Pecoraro Scanio: "Il decreto Tremonti-Moratti va revocato. È un anche insulto ai bambini morti per il crollo della scuola elementare a San Giuliano". Una bocciatura arriva anche da una parte del fronte dei sindacati scolastici. Lo Snals "ha sempre sostenuto che l'unica via praticabile per un intervento a sostegno delle famiglie fosse quella basata sulla leva fiscale, anche per la dubbia costituzionalità cui è soggetto il buono scuola". E il segretario generale della Cgil-Scuola, Enrico Panini: "È un provvedimento iniquo, fortemente discriminatorio, incredibile". L'Unione degli studenti parla di "tomba per l'istruzione pubblica" e i ragazzi di Studenti.net minacciano di "agitare il mondo della scuola".
Plaudono invece maggioranza e mondo cattolico. Il decreto "è un passo positivo e incoraggiante verso la piena parità tra scuola statale e non statale", dichiara monsignor Nosiglia, presidente della Commissione episcopale per l'Educazione cattolica.


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