FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3778627
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Scuola privata col bonus di Stato

Repubblica-Scuola privata col bonus di Stato

Stanziati 30 milioni l'anno fino al 2005. Ma se gli aventi diritto faranno domanda in blocco, lo sconto sarà di 120 euro a testa Scuola privata col bonus di Stato Rimborsi per tutti senza tett...

03/09/2003
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Stanziati 30 milioni l'anno fino al 2005. Ma se gli aventi diritto faranno domanda in blocco, lo sconto sarà di 120 euro a testa
Scuola privata col bonus di Stato
Rimborsi per tutti senza tetto di reddito. L'opposizione: scandaloso

Possibile il cumulo con i soldi già erogati dalle singole Regioni Un modulo da riempire
Il contributo riguarderà elementari, medie e primo anno di superiori Escluse le materne
GIANCARLO MOLA

ROMA - Il primo bonus di stato per chi manda i figli nelle scuole private sarà distribuito già quest'anno. Sarà un contributo in denaro contante, che arriverà alle famiglie attraverso gli uffici postali. Ma sarà soprattutto una sovvenzione cieca, incapace di distinguere tra ricchi e poveri, tra i rampolli degli industriali e la prole dei loro operai: una torta da trenta milioni di euro che alla fine rischia di arrivare agli italiani ridotta in centinaia di migliaia di briciole. Così ha deciso il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti che - d'intesa con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - ha firmato ieri il decreto sul sostegno agli alunni degli istituti paritari. Un provvedimento annunciato nella passata Finanziaria e accolto con entusiasmo dai partiti del centrodestra. Ma bocciato senza appello dall'opposizione e dai sindacati al gran completo.
Il contributo riguarderà tutti gli allievi delle scuole paritarie elementari, medie e del primo anno delle superiori. Sono escluse quindi le scuole materne, che costituiscono la grande maggioranza dell'universo degli istituti privati. I genitori, al momento dell'iscrizione, dovranno compilare il modulo per la richiesta del bonus. Entro il 30 novembre di quest'anno (il 30 settembre a partire dal 2004), le scuole dovranno trasmettere al ministero le domande delle famiglie. La sovvenzione sarà assegnata nel giro di due mesi. E potrà cumularsi - fino a coprire l'intera retta - con i bonus che alcune Regioni (la Lombardia, per esempio) riconoscono a chi frequenta le scuole private.
Ma di quanto sarà il contributo? È forse il punto dolente dell'intera operazione. Nei giorni scorsi era trapelata l'intenzione del ministero di fissare un tetto di reddito e riconoscere il bonus solo ai meno abbienti. Si era parlato addirittura di mille euro. Ma per raggiungere una cifra del genere bisognava limitare l'intervento complessivo (30 milioni di euro all'anno, appunto) ad appena trentamila famiglie. La scelta di abolire la soglia delle possibilità economiche ha invece moltiplicato enormemente il numero dei potenziali destinatari.
Sarà il ministero a fare nelle prossime settimane un censimento esatto. Ma qualche stima può essere già azzardata. Se si sommano gli iscritti alle paritarie elementari e medie a quelli del primo anno di superiori si arriva a circa 250.000 alunni. Che vorrebbe dire 120 euro a testa. Abbassando le stime a 200.000 beneficiari si ottiene un contributo di 150 euro. "Probabilmente qualcosa in più, perché difficilmente tutti gli aventi diritto faranno domanda", spiega Alessandro Musumeci, direttore generale per il servizio Automazione e Innovazione tecnologica del ministero dell'Istruzione, uno degli uomini che a Viale Trastevere ha seguito più da vicino il decreto. E che aggiunge: "Abbiamo fatto una scelta di semplicità: controllare i 740 uno per uno avrebbe significato perdere troppo tempo. Invece così il bonus arriva immediatamente alle famiglie. E poi, nella Finanziaria, di tetti non si parlava affatto".
Il decreto, intanto, ha avuto come primo risultato quello di spaccare in due il mondo politico. "Questo contributo è un fatto di equità, che favorisce le famiglie nella scelta libera del percorso educativo dei propri figli", ha commentato il ministro Moratti. Che può contare sul sostegno incondizionato dai partiti della maggioranza: "Per la prima volta, e grazie ai nostri sforzi, in Italia si passa dal principio di libertà di scelta ad una prima reale attuazione", dice il capogruppo Udc alla Camera Luca Volontè. "Il decreto - aggiunge il responsabile scuola di Forza Italia Mario Mauro - costituisce un atto di giustizia e un primo passo concreto verso l'attuazione di una reale parità scolastica".
Dal centrosinistra e dai sindacati, ma anche dalle Regioni, arrivano però solo critiche e stroncature. Anche violente. Secondo l'opposizione, l'assegno per chi frequenta gli istituti privati equivale ad un colpo di mannaia sulla scuola pubblica. "Il decreto è sconcertante", accusa la coordinatrice degli assessori regionali alle politiche scolastiche e responsabile dell'Istruzione in Campania Adriana Buffardi. Che poi prosegue: "È un vero regalo alle scuole private, mentre la scuola pubblica, malgrado il martellamento massmediatico di questi giorni, vedrà un inizio di anno scolastico all'insegna dei vecchi problemi, resi ancora più gravi dalla drastica riduzione delle risorse". Per la deputata ds Alba Sasso, il provvedimento è addirittura incostituzionale: "Si aggira l'articolo 33 della Carta, finendo così per finanziare la scuola privata".
Il bonus è riuscito finanche a unire i sindacati della scuola. Tutti contrari - dai Cobas alla Cisl - alla decisione del ministro. "È una inaccettabile discriminazione che oggi fa sentire i ragazzi italiani meno uguali di ieri", dice Enrico Panini (Cgil). "La libera scelta delle famiglie si garantisce innanzitutto potenziando le risorse per sostenere la scuola pubblica statale", aggiunge Daniela Colturani (Cisl), sulla stessa linea di Massimo Di Menna (Uil). Che spiega: "Non ci sono risorse per la scuola pubblica, quella frequentata dal 93 per cento degli studenti e si interviene sulla scuola privata. Questo provvedimento avvantaggia pochissimi: agisce come una sorta di Robin Hood. Ma al contrario".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL