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Repubblica-Scuola, ok definitivo alla riforma

Il via libera oggi dall'aula del Senato, con 146 sì, 101 no e 2 astenuti. Addio al modello Gentile Scuola, ok definitivo alla riforma Moratti Il governo ha 24 mesi per attuare le nuove norme. Tra...

13/03/2003
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la Repubblica

Il via libera oggi dall'aula del Senato, con 146 sì,
101 no e 2 astenuti. Addio al modello Gentile
Scuola, ok definitivo
alla riforma Moratti
Il governo ha 24 mesi per attuare le nuove norme. Tra le novità,
l'inizio a cinque anni e mezzo e la valutazione ogni due anni

ROMA - Via libera definitivo alla riforma della scuola voluta dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. L'ultimo ok, necessario per far diventare il provvedimento legge dello Stato, è venuto oggi dall'aula del Senato, che ha approvato il testo: i voti favorevoli sono stati 146, i contrari 101, gli astenuti 2. Tra le novità (per la scheda completa clicca qui): lingua straniera e computer dalla prima elementare, accesso alla scuola primaria anticipato a cinque anni e mezzo e alla scuola dell'infanzia a due anni e mezzo, diritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni con il doppio canale licei-istituti professionali.

Col via libera di oggi, dunque, il mondo della scuola volta pagina. Mandando definitivamente in pensione la riforma targata Giovanni Gentile (1923), e accantonando anche quella pensata da Luigi Berlinguer e Tullio De Mauro, mai giunta all'attuazione.

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Il provvedimento ha richiesto tre passaggi parlamentari: il primo è stato dato dal Senato a novembre, il secondo da Montecitorio il 18 febbraio, con due modifiche; da qui il ritorno al Senato che ha confermato il testo licenziato dai deputati. Le modifiche hanno riguardato il finanziamento della riforma: ogni decreto attuativo dovrà così avere assicurata per legge la copertura di spesa al momento dell'approvazione.

La riforma è stata presentata per la prima volta in Consiglio dei ministri all'inizio del 2002, e dopo un approfondito esame da parte del governo, ha iniziato l'iter parlamentare al Senato nella primavera scorsa. Il governo avrà la delega per attuare la riforma nei 24 mesi successivi all'entrata in vigore della legge con la presentazione dei decreti attuativi.

Quanto ai contenuti, la riforma riprende l'idea del testo Berlinguer sulla divisione in cicli: il primo ciclo dura otto anni, e comprende elementari e medie; il secondo comprende le superiori. La nuova legge inoltre "salva" l'istituzione del liceo: negli ultimi cinque anni del ciclo secondario, infatti, si può scegliere tra uno degli otto licei previsti o la formazione professionale. Cambia rispetto ad ora anche il meccanismo di valutazione, che verrà fatto ogni due anni. E chi non raggiunge il minimo viene bocciato.


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