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Repubblica-Scuola, la riforma slitta ancora in Senato troppi assenti al voto

CASO La legge Moratti tornerà in aula martedì: ieri per cinque volte è mancato il numero legale Scuola, la riforma slitta ancora in Senato troppi assenti al voto Angius: "Il ministro ha fre...

07/03/2003
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la Repubblica

CASO
La legge Moratti tornerà in aula martedì: ieri per cinque volte è mancato il numero legale
Scuola, la riforma slitta ancora in Senato troppi assenti al voto

Angius: "Il ministro ha fretta, ma stavolta è stato scaricato dalla sua maggioranza"
MARIO REGGIO

ROMA - Manca per cinque volte il numero legale al Senato e il voto sulla legge delega per la riforma della scuola slitta a martedì prossimo.
"È stato il giovedì nero della signora Letizia Moratti. Prima la maggioranza l'abbandona al Senato sulla legge delega di riforma della scuola, poi il Tar boccia il commissariamento del Cnr. Ora si chiuda con il suo staff a viale Trastevere e concluda la giornata con la visione di un bel film in omaggio ad Alberto Sordi: "Tutti a casa"". Il salace commento della senatrice della Margherita Albertina Soliani è certo di parte, ma rende l'atmosfera che si è vissuta ieri a Palazzo Madama. La legge delega della Moratti, tornata in Senato dopo essere stata modificata a Montecitorio, arranca ancora. Questa volta è la maggioranza a dover recitare il "mea culpa". All'appello per ben cinque volte sono mancati molti senatori di An, Lega e Forza Italia. Così il voto è stato aggiornato a martedì prossimo.
Un incidente di percorso o una lacerazione politica all'interno del centro destra? A dire il vero, nel rispetto della parola d'ordine "fare in fretta", la delega è stata blindata. E tutti i dubbi e le riserve dell'Udc e di An si sono riversati nelle decine di ordini del giorno, presentati dalla maggioranza, e approvati dai due rami del Parlamento. E tra questi punti di non poco conto: il rallentamento dei tempi dell'anticipo scolastico alla materna e alla prima elementare, gli insegnanti di sostegno, l'immissione in ruolo dei precari e degli specializzati con il corso post-universitario. Poi ci si è messo il ministero del Tesoro che ha imposto la necessità di una legge di spesa da approvare in aula per ogni decreto attuativo che dovrà trasformare la cornice teorica della riforma in atti concreti.
Così, dopo il flop della maggioranza, per il centro-sinistra è stato come sparare sulla croce rossa. "È stata la stessa maggioranza, che ha fatto mancare per 5 volte il numero legale - afferma il verde Fiorello Cortiana - a chiedere il rinvio alla prossima settimana. C'è un problema evidente tra il ministro e la sua maggioranza". E il presidente dei senatori Ds, Gavino Angius, rincara la dose: "Dopo aver sbandierato per mesi la necessità di approvare con urgenza la riforma, che doveva essere uno dei fiori all'occhiello del governo, vista la mala parata Fi ha chiesto di aggiornare la votazione a martedì prossimo. Il ministro Moratti è stato così costretto a fuggire dall'aula, scaricata dalla sua stessa maggioranza".


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